Sunset Boulevard (Viale del tramonto, USA, 1950) narra la storia di Joe Gillis (interpretato da William Holden), uno sceneggiatore senza più una lira, che si rifugia in una vecchia villa apparentemente abbandonata per sfuggire ai suoi creditori. Lì vive Norma Desmond, una vecchia star del cinema muto, (interpretata da Gloria Swanson che fu davvero una diva degli anni venti) che ha perso ogni legame con quel mondo con il suo maggiordomo ed ex marito Max Von Mayerling (Erich Von Stroheim). In cambio dell'ospitalità, Joe inizierà a scrivere la sceneggiatura che dovrebbe segnare il grande ritorno di Norma. L'attrice si innamora di lui e Gillis accetta per convenienza la relazione. Di notte però si allontana per incontrare una giovane reader, Betty Schaefer (Nancy Olson), innamorata di lui e con la quale scrive una sceneggiatura. Ma questa doppia vita non dura a lungo.
Sceneggiatura di Charles Brackett, Billy Wilder e D.M. Marshman Jr.
Regia di Billy Wilder.
Barton Fink (id., USA, 1991) è ambientato nel 1941 e narra di un giovane commediografo di New York, Barton Fink (John Turturro), idealista ed impegnato che, si trasferisce ad Hollywood per scrivere una sceneggiatura per il produttore cinematografico Jack Lipnick (Michael Lerner), un personaggio grottesco e arrogante. In crisi creativa cerca aiuto in segretaria, Audrey Taylor (Judy Davis) di uno sceneggiatore al quale in realtà scrive i soggetti. I due trascorrono la notte insieme, ma al risveglio Barton la trova assassinata. Accorre Charlie (John Goodman), un vicino dell'albergo, che si offre di portare via il cadavere. Più tardi torna a salutarlo perché se ne va a New York e promette di salutare i suoi parenti. Due agenti investigativi informano Barton che Charlie è un pazzo e che ha ucciso molte persone.
Soggetto, sceneggiatura e regia di Ethan e Joel Coen.
The player (I protagonisti, USA, 1992) narra di un dirigente, Griffin Mill (interpretato da Tim Robbins), di una società cinematografica. Arrogante (si fa riassumere "in 25 parole" i soggetti proposti da innumerevoli sceneggiatori), è tempestato da messaggi minacciosi che immagina, a torto, provengano da un sceneggiatore che incontra e uccide. Poi va a letto con la fidanzata della vittima, June Gudmundsdottir (Greta Scacchi), si difende da un altro arrivista suo rivale, Larry Levy (Peter Gallagher), mentre prosegue la sua carriera senza che la detective Susan Avery (Whoopi Goldberg) riesca ad incastrarlo per l'omicidio. Negli studios continuano a circolare soggettisti e sceneggiatori, pronti ad ogni compromesso e produttori senza scrupoli, mentre al telefono lo sconosciuto continua a perseguitare Griffin Mill.
Soggetto e sceneggiatura di Michael Tolkin.
Regia di Robert Altman.
Bullets Over Broadway (Pallottole su Broadway, USA, 1994) racconta di David Shayne (John Cusack), autore teatrale dalle grandi ambizioni artistiche, al quale viene imposto dall'impresario Julian Marx (Jack Warden) l'inclusione nel cast del suo ultimo lavoro di Olive Neal (Jennifer Tilly), un'aspirante attrice del tutto incapace, ma amica del gangster Nick Valenti (Joe Viterelli). Viene ingaggiata anche la star al tramonto Helen Sinclair (Dianne Wiest), della quale David si invaghisce. Cheech (Chazz Palminteri), un uomo del boss Valenti incaricato di proteggere Olive, assistendo alle prove, si rende conto di cosa non vada nella drammaturgia dell'opera, e suggerisce una serie di cambiamenti azzeccati, tesi a renderla più realistica ed efficace, prima suscitando imbarazzo poi ammirazione in David. Con il progredire delle prove, però, Cheech sente sempre più come propria l'opera e, non tollerando più la pessima recitazione della donna del suo capo, Olive, la uccide. Mentre l'opera viene rappresentata con un successo in gran parte dovuto alle intuizioni di Cheech, Valenti lo fa uccidere perché viene a scoprire che è lui ad aver ucciso Olive. Cheech, prima di spirare, suggerisce a David un nuovo finale, decisamente migliore. David comprende che il drammaturgo non è il suo mestiere e che l'amore di Helen, per la quale aveva lasciato Ellen (Mary-Louise Parker), è superficiale. Torna così a casa riconciliandosi con l'ex fidanzata e deciso a cambiare attività.
Soggetto e sceneggiatura di Woody Allen e Douglas McGrath.
Regia di Woody Allen.
Celebrity (id., USA, 1998) narra di un giornalista quarantenne, Lee Simo (Kenneth Branagh), in crisi. Vuole uscire dalla routine, lascia la moglie Robin (Judy Davis), si dedica alla scrittura di un romanzo e cerca di vendere una propria sceneggiatura proponendola anche al famoso attore Brandon Darrow (ottimamente interpretato da Leonardo DiCaprio). L'ex moglie intanto incontra Tony Gardella (Joe Mantegna), produttore televisivo, e presto intraprendono una relazione. Tony convince Robin a curare qualche trasmissione, e dopo qualche difficoltà iniziale (è insegnante) ha un grande successo. Lee intanto cerca di portarsi a letto varie attrici e modelle (Melanie Griffith , Charlize Theron), quasi sempre fallendo, lascia Bonnie, la sua convivente (Famke Janssen), ed è tradito da quella nuova, Nola (Winona Ryder). Non riesce ad ultimare il romanzo e non vende la sua sceneggiatura.
Scritto e diretto da Woody Allen.
RKO 281 (id., USA, 2000) racconta la storia della realizzazione del film Citizen Kane (Quarto potere, USA, 1941) da parte del giovane regista Orson Welles (interpretato da Liev Schreiber) e sostenuto dallo sceneggiatore in crisi finanziaria Herman Mankiewicz (ben interpretato da John Malkovich). La loro idea è quella di portare sullo schermo la vita e la carriera di Randolph Hearst (Jame Cromwell), il più importante editore di giornali. La lavorazione va avanti con molti ostacoli, tra i quali l'opposizione violenta del potente Hearst, alla cui amante, Marion Davies (Melanie Griffith), Welles si lega.
Soggetto di Richard Ben Cramer e Thomas Lennon.
Sceneggiatura di John Logan.
Regia di Benjamin Ross.