I film, le telenovela, i documentari, i fumetti, ecc. sono costruiti sulla base di un precedente lavoro letterario: prima di acquisire la forma visiva che tutti conoscono sono scritti su carta. Quando si legge un fumetto, ad esempio, si deve sapere che la sua storia, i suoi dialoghi, i vestiti che indossano i personaggi, gli ambienti, sono stati scritti senza l'ausilio di alcun disegno. Lo stesso accade per le fiction cinematografiche, i serial e persino nei programmi di varietà in cui si ha l'illusione che domini la spontaneità: invece è tutto in gran parte previsto.
Pur essendo alla base di ogni opera cinetelevisiva il testo scritto "esiste" solo nel momento in cui è trasformato in una serie di immagini. Per questo si definisce "fase letteraria": si tratta infatti solo di una parte del lavoro, fondamentale ma parte. Si tratta insomma di forme testuali che non godono di una propria autonomia, come invece accade per il romanzo o la poesia.
Le caratteristiche della fase letteraria differiscono molto, ovviamente, secondo la tipologia dell'opera di cui costituiscono la base. Il lavoro di uno sceneggiatore cinematografico, ad esempio, ha poco a che vedere con quello di un autore televisivo. Eppure gli aspetti comuni non mancano.
Tra questi vi è la responsabilità di scrivere in maniera coerente con la tipologia alla quale l'opera appartiene (fumetto, film, telenovela, servizio giornalistico, ecc.), attenendosi alle sue "regole". Queste regole possono anche cambiare nel tempo, naturalmente, oppure si possono consapevolmente sovvertire. Ma per farlo occorre una approfondita conoscenza di quel che il pubblico si aspetta. A un documentario gli spettatori chiedono informazioni, a un film di non addormentarsi dopo dieci minuti. Il pubblico ha anche un'idea molto precisa delle varie "forme" del prodotto visivo. Ad esempio sa qual è più o meno la sua durata. Al cinema difficilmente gli spettatori reggerebbero un film di 4 ore e, del resto, se ne durasse una sola, reclamerebbero alla cassa.
Altra caratteristica della fase letteraria comune a tutte le tipologie di opere è lo sforzo da parte di chi ci lavora di "prevedere" le reazioni del pubblico senza avere con questo un rapporto diretto. I testi per i prodotti visivi, infatti, sono giudicati, analizzati ed eventualmente realizzati da un numero estremamente ridotto di "lettori". I registi, gli editori, i disegnatori, i produttori, gli attori... Sono loro che "fanno passare" o interagiscono con un soggetto, una sceneggiatura, un canovaccio, e sono loro che tradurranno questi scritti in immagini. Ma parte dagli scrittori l'impegno a creare qualcosa che possa interessare almeno una fetta di pubblico, sapendo che comunque quel materiale sarà, prima, manipolato da altri.
La fase letteraria, dunque, è la base fondamentale di ogni produzione visiva e, se non funziona, le fasi successive verranno pesantemente condizionate da questa mancanza originaria. Anche per questo durante la fase letteraria non vi è nulla di lasciato all'improvvisazione. E' un lavoro estremamente preciso, e che è sottoposto a svariate revisioni, riscritture e rielaborazioni: la fase letteraria di un film, ad esempio, si misura in mesi, mentre le riprese in settimane.
La fase letteraria deve poter contare su professionalità specifiche. Chi sa inventare storie, nel caso del fumetto, non necessariamente sa anche disegnarle, o dirigere degli attori nel caso di un film. E' vero che esistono casi di fumettisti che sono al tempo stesso sceneggiatori e disegnatori, così come esistono registi che si scrivono da sé i propri film. Si tratta però di eccezioni. E spesso quando un bravo disegnatore o un regista immaginano di poter fare a meno dell'apporto di scrittori, le opere che partoriscono presentano qualche problema di struttura, o di dialogo, o di caratterizzazione dei personaggi.
Altra caratteristica comune ai diversi tipi di scrittura per le immagini, infine, è la gradualità della costruzione del testo. Nessuno scrive "di getto" una sceneggiatura per un film o per un documentario. Si comincia da un soggetto, che si sviluppa in una prima bozza, e che va ingrandendosi e articolandosi. Ciò si deve alla difficoltà del compito (scrivere per realizzare una cosa che non avrà la forma scritta), ma anche al fatto che il lavoro letterario è sottoposto in vari momenti al giudizio critico di coloro che dovranno concretamente realizzare il prodotto.
In questa sezione si trovano materiali utili a comprendere la fase letteraria di un film:
- La fase letteraria nel cinema.
- La sceneggiatura. Dalla scaletta allo shooting script.
- La sceneggiatura all'italiana. Le modalità di scrittura.