I giornalisti in televisione lavorano alle testate delle varie reti (TG1, TGLaSette, TG5, ecc.) oppure in programmi di approfondimento (come Report). I telegiornali vedono la presenza di numerosi redattori che firmano i servizi, redigono i testi, sono presenti alle riprese e al montaggio, accedono agli archivi e ne utilizzano i materiali. Sono suddivisi in redazioni settoriali (cronaca, interni, spettacolo, cultura, sport, economia ecc.), coordinati dal caposervizio. I capiservizio dipendono dal direttore del TG.
Coloro che appaiono in video nei telegiornali si chiamano conduttori, e sono a loro volta dei giornalisti. Vi sono poi dei corrispondenti presso sedi distaccate (Londra, New York, ecc.) e degli inviati in luoghi dove ci sono eventi ritenuti interessanti. Rispetto alla corrispettiva attività sulla carta stampata, il lavoro del giornalista televisivo deve tener conto del costante bisogno di supporto video e di una maggiore sintesi e semplicità espositiva.
- sintesi in inglese del giornalista televisivo: https://en.wikipedia.org/wiki/Broadcast_journalism
Gli autori dei programmi di intrattenimento sono coloro che progettano lo svolgimento di varietà, talk show, reality show, quiz show, ecc. Molto spesso devono adattare un format già esistente e redigere la scaletta tipica del programma, quindi coordinare il lavoro redazionale della stesura del copione, puntata per puntata. Solitamente vi è un capo-progetto (nei titoli di testa è preceduto a volte dalle parole un programma di...) col quale gli altri autori collaborano. I singoli redattori svolgono compiti che variano molto secondo il tipo di programma: se è un varietà, ad esempio, un ruolo centrale sarà quello della scelta degli ospiti e il ruolo che si attribuirà loro. Nel caso di un programma di approfondimento i redattori saranno dei giornalisti, se è di divulgazione scientifica dovranno essere previsti dei consulenti.
- intervista sul mestiere di autrice televisiva: https://youtu.be/OTfsxecW0Xc?si=1v4HSQUyKBtetVy0
L'operatore (in inglese camera operator o cameraman) in ambito televisivo, per la grande quantità di immagini che si richiede, la velocità e un certo grado di imprevedibilità delle situazioni, gode di un'autonomia che gli consente di far fronte alle più disparate situazioni.
In ambito televisivo lavorano varie tipologie di operatori di ripresa. Quelli che sono addetti a riprendere i servizi (in modalità ENG) di solito della durata di 60-90 secondi, che vanno in onda nel corso dei TG o di programmi di approfondimento, sono responsabili dei contenuti e della realizzazione tecnica delle immagini. A volte vengono inviati da soli a riprendere le immagini, ma nella gran parte dei casi lavorano con i giornalisti e concordano con loro le caratteristiche del servizio. Di solito portano in sala di montaggio tra i 10 e i 15 minuti di girato. In genere sono anch'essi iscritti all'Ordine dei Giornalisti, dato che il loro compito non è semplicemente eseguire buone riprese, ma scegliere le immagini più significative di un dato evento.
Gli operatori di ripresa in studio sono addetti alle immagini dei programmi tipicamente televisivi, dai TG ai talk show, dai varietà ai quiz. Solitamente sono come minimo in tre e cominciano a lavorare alle prove dopo che le scenografie sono state montate, d'accordo con il direttore della fotografia e la regia. Le prove non riguardano solo le inquadrature, ma anche i movimenti di camera, particolarmente critici in un ambiente fondamentalmente ristretto e a volte con cavi a terra. Al momento della ripresa sono collegati via intercom con la regia, dalla quale ricevono le indicazioni di inquadratura. Le loro telecamere sono diverse da quelle per uso ENG: non devono preoccuparsi dell'esposizione e della temperatura colore, poiché sono controllate a distanza dal controllo camere. Il loro mirino è piuttosto grande e i controlli di fuoco e zoom sono posti sui manubri.
Negli studi televisivi il controllo camere (chiamato anche tecnico video o tecnico di controllo camere), in un'apposita sala, riceve i segnali dalle camere, ne controlla l'andamento e li regola (colore, esposizione, gamma dinamico, black pedestal, white knee). Dipende dal responsabile tecnico, che gestisce e coordina le funzioni principali dell'impianto di distribuzione (di cui sovrintende al cablaggio) del segnale video e audio tra la sala posa e le varie sale dove arriva il segnale (controllo camere, rvm, mixer video e audio).
- intervista a un cameraman: https://youtu.be/aYGpqnzax98?si=RRkXeS60rHJia0Cf
come si usa una telecamera (in inglese): https://youtu.be/S9XxmQeyQY0?si=xsnVBwkGKQ3fiLap
come funziona il sostegno delle telecamere (in inglese): https://youtu.be/beThyc-movg?si=lMK0Zu6f7nbDMQao
- i movimenti delle telecamere (in inglese): https://youtu.be/_SsfezqCsWg?si=rjDDgnCKcQZAMKod
Il lavoro del regista televisivo di studio è diverso da quello cinematografico, a causa della radicale differenza tra fiction e non fiction. In molti programmi non fiction il montaggio è contestuale alla ripresa. Come il suo omologo cinematografico, anche il regista tv deve realizzare delle prove.
Al momento della ripresa il regista sale nello studio tv dove, insieme all'operatore al mixer video decide quando passare da una camera all'altra e quando mandare in onda i vari contributi, avendo tutte le fonti video visualizzate su appositi monitor. Da quella postazione dà le indicazioni ai cameraman via intercom. Lo stesso lavoro deve essere svolto in caso di regia mobile.
La relazione del regista con gli autori è più stretta che nel cinema. Lo sceneggiatore cinematografico, una volta scritto il suo testo, generalmente non svolge più alcun ruolo e i responsabili della realizzazione diventano altri. Gli autori invece intervengono continuamente perché nella gran parte dei casi le nuove puntate si costruiscono a partire dalla valutazione che si dà di quelle già andate in onda. Il regista collabora attivamente con gli autori per trovare il tono giusto e risolvere i problemi narrativi. Anche il rapporto con i conduttori è diverso da quello con gli attori: i conduttori non recitano, nel senso che non devono far finta di essere qualcun altro, si rivolgono direttamente al pubblico e non devono imparare un copione a memoria. Alcuni di loro, poi, sono così integrati al programma che sono essi stessi a dare suggerimenti alla regia.
A tenere i rapporti tra regia e sala posa è l'assistente di studio che aiuta a scandire i tempi del programma, comunicando a gesti col conduttore, dirigendo gli interventi del pubblico (gli applausi) e le entrate e le uscite degli ospiti.
- introduzione allo studio televisivo: https://www.youtube.com/watch?v=0BXQ3mQ09QU
introduzione allo studio televisivo (in inglese): https://youtu.be/S0GEFWicYwk?si=paDPH6ukzvR1gM4S
- un canale dedicato ai dietro le quinte delle riprese sportive: https://www.youtube.com/@broadcastbackstage/shorts
- il mestiere di assistente di studio (floor director o stage manager) in inglese: https://youtu.be/RRBEPQNMm94?si=rzb5cGn3pT5gbGjr
- la regia tv basata su uno script preciso (in inglese): https://youtu.be/15LyIGczQaA?si=2SNo8R7IUv3sueNl
- intervista ad un regista TV (in inglese): https://youtu.be/cWP4C2UyWwg?si=75UG5TERajWy224Q
- intervista al "technical director" (in inglese) cioé all'operatore al mixer video (a volte chiamato - responsabile tecnico se si occupa di supervisionare tutto l'aspetto tecnico): https://youtu.be/cWP4C2UyWwg?si=75UG5TERajWy224Q
Esterno e interno di una regia mobile.
Video su una regia mobile di grandi dimensioni (in inglese): https://youtu.be/-UM3atf8iAI?si=K5MojtUO9wIgZh3j
Il direttore della fotografia è il responsabile dell'illuminazione. Nei programmi tv, dopo una serie di prove, il direttore della fotografia si sposta nella regia luci dove c'è un operatore alla consolle luci che regola intensità e movimento dei corpi illuminanti appesi in studio, tramite un mixer luci collegato e interfacciato a software con capacità di memorizzare i piazzati luci. Il lavoro del direttore della fotografia nei programmi tipicamente televisivi è molto diverso da quello delle fiction (film, serie TV, spot, ecc.). Nel primo caso deve coordinare l'accensione, il colore e l'intensità di luci che sono già collocate in una griglia sopra lo studio TV e che non sono nascoste al pubblico. La loro funzione è quella di illuminare perfettamente ciò che accade in studio minimizzando le ombre e creando effetti particolari. A seconda del momento del programma l'assetto luci cambia anche repentinamente sotto gli occhi degli spettatori. È possibile programma in precedenza questi assetti. Nelle fiction invece il direttore della fotografia deve creare una illuminazione che deve dare l'illusione che provenga da fonti apparenti, ma che in realtà giunge da luci che sono nascoste al pubblico. La sua funzione è strettamente espressiva, deve creare atmosfera e riprodurre diversi stati naturali di luminosità (luce del tramonto, luce del deserto, ecc.).
Gli elettricisti sono quelli che concretamente gestiscono, montano e puntano gli illuminatori e tirano i cavi di corrente. Per le riprese con regia mobile serve un gruppo elettrogeno, di cui si occupa il gruppista, che solitamente è anche l'autista del mezzo. Il reparto è diretto da un capo-elettricista.
- come funziona il controllo luci (in inglese): https://youtu.be/JxjgFaUdA1g?si=Py_hl2Rte82OB0N-
- il lavoro degli elettricisti (in inglese): https://www.youtube.com/shorts/D9fk-lRkipI
una semplice consolle luci: https://youtu.be/CyzW6P4EHbg?si=qhvMXxybUEECRDVz
Nei programmi tipicamente televisivi lo scenografo propone il progetto di allestimento dello studio che dovrebbe poi essere utilizzato per molte puntate, ponendo attenzione non solo agli aspetti estetici e di comunicazione, ma anche a quelli pratici, dato che si deve prevedere lo spazio perché camere, cavi e persone possano muoversi agevolmente.
Gli allestimenti di solito sono realizzati a pezzi nei laboratori e poi assemblati nello studio. Nel cantiere sono presenti carpentieri (che devono costruire la struttura del set) e pittori.
L'arredatore (in inglese set dresser) dipende dallo scenografo ed ha il compito di aggiungere alla scenografia mobili e suppellettili. I suoi assistenti fanno ricerche per noleggiarli, acquistarli o crearli. Gli attrezzisti di preparazione (in inglese swing gang) lavorano al set prima delle riprese, risolvendo tutti i problemi relativi all'arredamento, dal carico/scarico dei mobili all'appendere quadri alle pareti. Gli attrezzisti di scena (in inglese propman) lavorano sul set durante le riprese e in quel frangente devono risolvere qualsiasi problema pratico, dal riparare un buco nel muro al preparare il cibo che sarà ripreso in scena.
- intervista ad un attrezzista: https://youtu.be/0RVMgPzmnTA?si=lKai7g8wFdw88kq3
- montaggio di una scenografia: https://youtu.be/rEgU_5LfZjY?si=UdRIS5L1kEaBaoxw
Il costumista deve realizzare o acquistare o noleggiare i costumi. Il costumista realizza i bozzetti e supervisiona il lavoro delle sartorie, controlla le prove costume, coordina la custodia dei costumi.
A differenza degli attori fiction, i conduttori tv devono dare l'idea di rappresentare solo se stessi. In realtà hanno un'immagine cui dare continuità. Il costumista cura questo aspetto, garantendo allo stesso tempo che gli abiti permettano agili movimenti.
Gli assistenti costumisti cercano stoffe, scarpe, accessori, mantengono il raccordo con altri reparti.
Vi sono poi gli addetti alla vestizione degli attori e gli addetti alla sartoria (eventualmente coordinati da un guardarobiere) che tengono in custodia i vestiti e gli accessori ed effettuano riparazioni.
Il capo-truccatore e il capo-parrucchiere coordinano il lavoro dei loro collaboratori e intervengono direttamente nelle fasi di lavoro più delicate. Il trucco televisivo godeva di cattiva fama, perché la bassa risoluzione evitava che si evidenziassero piccoli difetti. Con l'alta risoluzione è divenuto un lavoro che richiede una cura pari a quella del cinema.
- intervista ad una truccatrice televisiva: https://youtu.be/bACA9ua2vYs?si=e7isQcv2Qutnibmb
In ambito televisivo per molti programmi il montaggio è realizzato direttamente al momento della ripresa, sulla base delle indicazioni del regista, che l'addetto al mixer video esegue. In questo schema di lavoro diventano importanti quelle figure professionali che gestiscono il flusso televisivo, ad esempio l'addetto smistamento segnale, che lavora su una macchina che centralizza vari segnali e li distribuisce quando ce n'è bisogno, come per un collegamento nel corso di un TG. I montatori televisivi finiscono per specializzarsi in determinate tipologie di opere: gli spot, i videoclip, i servizi chiusi, programmi sportivi...
- intervista a un montatore televisivo: https://youtu.be/NVzK6nHoybs?si=qBy-SQf9FBVhT7js
I programmi televisivi sono accompagnati da interventi musicali che solitamente sono preregistrati dopo essere stati composti da un musicista. Il consulente musicale collabora col regista televisivo nella scelta di brani già editi. Può intervenire per scegliere quali suoni inserire in diretta o seguire l'or-chestrazione di musiche originali e la loro eventuale registrazione.
Nei programmi tipicamente televisivi, la sala audio è uno degli ambienti che caratterizzano uno studio tv, nella quale convergono i segnali dei microfoni e di ogni fonte sonora. Al suo interno il tecnico audio gestisce questi segnali miscelandoli con un apposito mixer per un unico segnale, la colonna sonora del programma.
I microfonisti sono addetti alla manutenzione e al corretto uso dei microfoni. In ambito televisivo si utilizzano microfoni piccoli e privi di cablaggio che vanno applicati ai presentatori, ai giornalisti, agli ospiti ecc.