PERCORSO PER LA REALIZZAZIONE DI UN VIDEOSAGGIO


Percorso per la realizzazione del videosaggio in vista dell'esame di stato  5E, a.s. 2017-2018, ITSOS Steiner, Milano. Insegnanti: Michele Corsi e Maurizio Bottini. La classe si è impegnata nella realizzazione individuale di un videosaggio, ovvero un documentario di breve durata su un tema riguardante il cinema. 


COS'E' UN VIDEOSAGGIO (2 ore)

Si illustrano tutti i materiali presenti nella pagina del sito: http://www.cinescuola.it/videosaggio

Si leggono le linee guida, quindi si vedono e si analizzano alcuni videosaggi, in particolare...




Si nota come si possa riconoscere lo stile di ogni autore di videosaggi. In alcuni prevale nettamente l'accostamento di scene e immagini con brevi interventi grafici, in altri lo scheletro argomentativo è retto dalla voce narrante con eventuale presenza di un intervistato.


ALLA RICERCA DEL TEMA DEL VIDEOSAGGIO (8 ore)

Come realizzare un videosaggio sul cinema conoscendo molto poco della storia del cinema? Si comincia dunque con un rapido excursus sulla storia del cinema servendoci delle pagine del sito. Si comincia con la storia del cinema italiano. Si legge insieme la pagina indice, poi gli studenti per conto proprio leggono le pagine che si diramano dall'indice (gli anni 10-20, il fascismo, il neorealismo, ecc.) e guardano trailer e brani proposti. Su un foglio scrivono per ogni momento della storia del cinema italiano ciò che più li ha colpiti o interessati.

Una successiva discussione in classe, sulla base di quanto scritto dagli studenti, verifica la comprensione delle pagine e dei film, e riassume le caratteristiche di ogni periodo storico. Se permangono incertezze si compiono ulteriori verifiche online con la visione di altri film, ecc. 

Dopo aver visionato le fasi della storia del cinema italiano, si passa ad un breve sguardo sul cinema USA. Si utilizza come riferimento la pagina del sito: https://www.cinescuola.it/storia/storia-del-cinema-usa che è una pagina indice in cui sono sintetizzate le fasi della storia del cinema statunitense. Ogni fase rimanda ad una pagina di approfondimento. Il lavoro viene diviso in tre fasi...

1. Il docente spiega le diverse fasi cercando di connettersi con film già visti dagli studenti (1h).

2. Ogni studente viene invitato: 

a. utilizzando portatili e smartphone, a connettersi alla pagina e a scegliere una delle fasi esposte, leggere la relativa pagina di approfondimento e visionare i trailer presenti;

b. scrivere un testo da 5 a 10 righe in cui sintetizza le caratteristiche della fase scelta;

c. scrivere un testo di 5 righe in cui spiega qual è l'autore o il movimento o l'evento che più l'ha colpito della fase studiata e che potrebbe costituire il tema della videotesina.

3. Il docente legge a tutta la classe le righe scritte dagli studenti in modo che le sintesi ripetute più volte possano costituire forme di avvicinamento alla storia del cinema. Gli studenti sono invitati a non considerare i temi scelti come scelta definitiva per il videosaggio e a considerare che un conto è individuare l'area tematica e un altro decidere cosa dire di preciso su quel certo tema.


Esercitazione di un allievo.

Sintesi della fase del cinema USA che ho scelto di approfondire. Negli anni '90 negli USA si assiste ad un movimento culturale di rifiuto nei confronti del sistema, e vi è un sorta di ripresa delle ideologie giovanili degli anni '60-'70 (anche se in maniera più moderata e non in chiave rivoluzionaria). Questo influenzò il cinema, dandogli uno stampo decisamente anticonformista, favorendo la creazioni di nuove produzioni indipendenti e la nascita di autori con stili ben definiti e diversi fra loro. In particolare fu molto importante l’aspetto politico,  il cinema doveva soddisfare questa fame di impegno politico. Fattore che favorì la resurrezione del documentario.

L'argomento che mi ha interessato particolarmente. Un argomento che ha catturato la mia attenzione è Tim Burton, autore che coniuga il suo stile personale con l'attenzione per la popolarità del prodotto. Burton ha sfruttato al massimo la libertà dalle convenzioni che regnava in quel periodo. In particolare la fotografia e le scelte cromatiche dei suoi film, che risultano sempre riconoscibili nonostante l’estrema varietà delle storie che racconta e dei personaggi che porta sullo schermo (accomunati però da una costante atmosfera surreale e favolistica).


Alcuni studenti hanno già in mente un'area di interesse per il tema del videosaggio, ma vorrebbero approfondire. Altri potrebbero trovare ispirazione curiosando nella sezione cinema e televisione della biblioteca scolastica. Con tutta la classe si scende in biblioteca, l'insegnante illustra la logica dell'ordine in cui i libri si trovano. Gli studenti guardano, scelgono e alcuni prendono in prestito dei libri. Ci si accorda per una successiva visita ad una libreria in città ben fornita di libri di ambito cinetelevisivo, non appena gli studenti avranno risparmiato un quantitativo monetario sufficiente a comprarsi un libro.


COME USARE IL SITO PER TROVARE ISPIRAZIONE (1 ora)

Il sito è usualmente utilizzato dagli studenti sin dalla seconda, ma in parti diverse. Si dedica del tempo a rivedere tutte le sue parti, notando che copre praticamente tutti gli ambiti di ricerca e di studio del cinema e della televisione. Se dunque gli studenti non sanno ancora quale tema scegliere per il videosaggio, saltando da una pagina all'altra del sito possono ispirarsi.


PRIMA SCADENZA: INDIVIDUAZIONE DEL TITOLO (4 ore)

Viene fissato un termine per l'invio del titolo e dell'eventuale sottotitolo. Il sottotitolo è necessario nel caso il titolo sia generico o evocativo. La riga di testo deve essere inviata all'insegnante entro il finesettimana.

L'insegnante sollecita gli studenti a esprimere apertamente idee e dubbi e sottoporli anche all'attenzione dei compagni. Quasi tutti gli studenti lo fanno raccogliendo suggerimenti utili per la definizione del tema del videosaggio.

Gli studenti hanno inviato all'insegnante il titolo (o i titoli, se sono indecisi) ed eventuali sottotitoli, del loro videosaggio. In classe si affrontano uno ad uno. Alla fine, modificati dai suggerimenti del docente e degli studenti, l'elenco è quello che segue. Gli studenti avranno ancora una settimana di tempo per cambiare e scegliere, altrimenti, in caso di dubbio, deciderà il docente.

Begnamini

⁃ Dante Ferretti 

⁃ Lo stile David Lynch 

 

Bellotti 

La rottura della quarta parete nel cinema

 

Carrera

Drag Queens' cinematic history.

 

Cavaliere

⁃ Il contratto nascosto. Cos’è una convenzione di genere.

⁃ un sottogenere western

 

Cazzato

⁃ Dallo sbarco alla colonizzazione del web. La nuova era del video

⁃ Un nuovo linguaggio: sviluppi e caratteristiche del video su web

⁃ Il video sul web: distruzione di ogni convenzione o cammino verso un

nuovo standard?

 

Chiari

Tim Burton: uno stile inconfondibile

 

D’Annunzio

Buster Keaton

 

D’Avino

La composizione musicale per film: diversi stili

 

D’Urso

Biografia comune. I personaggi tipici del New Gangster Movie

 

Dal Pra

Il genere supereroi: le ragioni di un successo

 

De Santis

⁃ Tecniche da paura. Come spaventare nel cinema

⁃ Il linguaggio dell’horror: cosa fa paura e perché

 

Di Francesca

Le maschere di Jim Carrey

 

Fagnani

⁃ Prima e dopo. Il cinema e la rivoluzione delle donne

⁃ Gli omosessuali nel cinema

 

Grassi

⁃ I baci nel cinema. Dai più innocenti ai più scabrosi

⁃ Moustache. I baffi nel cinema. 

⁃ Mr fantasia: Walt Disney una vita per il cinema 

 

Haz

⁃ L’effetto Kulesov

⁃ Voldemort: l’origine del male

Indovina

⁃ Amore oltre le regole. Il cinema e il fascino delle coppie criminali

 

Masiello

Melies e Keaton: i maghi del cinema. I trucchi teatrali all’origine degli effetti speciali

 

Mendieta

- Donne Guerriere. Il lungo viaggio delle donne nel cinema e nella tv

 

Nencioni

⁃ Serie TV. La nuova dipendenza

⁃ Orange is the new Black. La ribellione del mondo lgbt

 

Protti

Il colore delle emozioni. L'arte del cinema e i colori 

 

Rebosio

⁃ Perché le serie tv piacciono tanto?

⁃ Steven Spielberg

⁃ La scenografia di Harry Potter

 

Sabbattini

- Tarantino mania: le ragioni del successo di Tarantino

- Tarantino: uno stile unico

 

Tacconi

Volare nel cinema. L’utilizzo del drone nel cinema.

 

Turati

⁃ La non gloria. Il war film degli anni ’60-’70

⁃ La paura è solo il principio. L’horror negli anni ’60-’70


SCRITTURA DEL SOGGETTO (5 ore)

A partire dal titolo, gli studenti elaborano un soggetto di 4-5 righe in cui: descrivono brevemente il tema e poi indicano qual è l'obiettivo di comunicazione del loro videosaggio. Gli studenti procedono nella scrittura del soggetto in classe, interfacciandosi col docente quando sono in difficoltà. Poi...

le due volte successive il docente discute con tutta la classe gli elaborati scritti in classe, dando indicazioni di miglioramento che gli studenti perfezionano a casa. 

Quando tutti i soggetti sono pronti, il docente inaugura una cartella "soggetti videosaggi VE" su Drive, e crea un documento per ogni studente in cui incolla il relativo soggetto. Poi mette in condivisione con il Consiglio di Classe. Di seguito sono raccolti tutti i soggetti. 

Begnamini

DANTE FERRETTI

Dante Ferretti è uno dei maggiori scenografi a livello mondiale. Ha realizzato l’ambientazione di film di Fellini, Scorsese e altri. Il suo stile è ben riconoscibile, il suo controbuto alle opere è fondamentale. Il videosaggio si propone di far conoscere questo autore, la sua vita e le sue collaborazioni, attraverso immagini di repertorio e interviste. 

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Bellotti

OFF FICTION. LA ROTTURA DELLA QUARTA PARETE AL CINEMA

Il teatro si basa sull’accettazione da parte di autori, attori e spettatori dell’inesistenza della quarta parete, quella dalla quale il pubblico si gode lo spettacolo.  Il cinema ha la pretesa di essere più oggettivo del teatro, poiché la camera può spostarsi a 360° illudendo il pubblico di trovarsi dentro uno spazio realistico e completo nei suoi confini. In realtà esiste la quarta parete esiste lo stesso: è l’obiettivo della camera. Se l’attore si rivolge direttamente all’obiettivo alludendo al pubblico che lo sta guardando, in realtà rompe la quarta parete, cioè mette in discussione la costruzione della finzione. Il videosaggio indaga questa problematica, passando in rassegna vari esempi storici e studiando l’effetto che questa soluzione ha sul pubblico.

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Carrera

DRAG QUEENS CINEMATIC HISTORY

Una Drag Queen è un attore o un cantante, non necessariamente gay o transgender, che si esibisce in spettacoli con abiti manifestatamente femminili. Il videosaggio si propone di raccontare come le Drag Queen abbiano "conquistato" il mondo dell'audiovisivo. Verranno utilizzati video di repertorio, materiali autoprodotti e interviste.

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Cavaliere

IL CONTRATTO NASCOSTO. COS’E UNA CONVENZIONE DI GENERE

Il genere cinematografico è un insieme di film caratterizzati da elementi narrativi comuni. Alcuni esempi: il western, il noir, il fantasy… Il pubblico si affeziona per un certo periodo ad un genere, e si aspetta che ogni nuovo film rispetti delle regole non scritte, delle “convenzioni”, una sorta di contratto nascosto tra i produttori/autori dell’opera ed il pubblico. Per esempio nel mystery alla fine il giallo deve essere risolto dal detective e deve essere fornita sul piano razionale ogni spiegazione degli eventi. Invece nel genere fantastico il pubblico si accontenta di spiegazioni molto sommarie e fantasiose. Il videosaggio indaga le convenzioni dei generi, ritenendole una delle chiavi che ne spiegano il successo. 

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Cazzato

UN NUOVO LINGUAGGIO. SVILUPPI E CARATTERISTICHE DEL VIDEO SUL WEB

Dagli anni ’90 e in maggior misura dagli anni 2000 il web si è aperto al video. Oggi si può dire che soprattutto le nuove generazioni consumano le immagini in movimento attraverso il web più che attraverso il cinema e la tv. Il web però non è stato solo un mezzo di diffusione del video, ma ne ha influenzato pesantemente il linguaggio. Il video saggio si propone, dopo un breve excursus storico, di indagare i cambiamenti linguistici che il web ha stimolato nella realizzazione audiovisiva. 

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Chiari

TIM BURTON. UNO STILE INCONFONDIBILE

“Quando si parla di Tim Burton bisogna inchinarsi, togliersi il cappello di fronte a tanta maestosa bravura nel raccontare un surrealismo divertente e dissacrante.”  Tim Burton è un regista statunitense che privilegia nei suoi film la figura dell’emarginato, del diverso. Burton, oltre che regista, è anche sceneggiatore delle sue opere. La sua impronta cinematografica si basa sopratutto sullo sguardo fanciullesco, il romanticismo e la malinconia, ma anche il sarcasmo che colpisce l’ipocrisia e il falso moralismo della società moderna.  La videotesina si focalizza più che sulla vicenda biografica di Burton, sulle caratteristiche originali del suo stile.

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Dal Pra

IL GENERE DEI SUPEREROI. LE RAGIONI DI UN SUCCESSO

Quello dei supereroi è un genere che si è diffuso nei fumetti statunitensi dagli anni ’30. Di film e serie tv che li riguardano ne sono sempre stati fatti, ma la vera esplosione del genere si ha a partire dagli anni 2000. I supereroi sono personaggi che vivono nella contemporaneità, ma che sono dotati di poteri non realistici, quali quello di poter volare, distruggere con un tocco, rendersi invisibili, ecc. Solitamente si scontrano con dei nemici a loro volta dotati di superpoteri. Il videosaggio si concentra più che sul genere in sé, sulle ragioni che ne hanno decretato il perdurante successo. Si utilizzeranno materiali di repertorio e interviste ad esperti

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D’Annunzio

BUSTER KEATON. STUNT-MAN E ARTISTA

Buster Keaton fu uno dei maggiori esponenti e maestri della stagione del cinema comico nell’epoca del muto classico (precisamente dal 1917 al 1923). Il video saggio vuole raccontare e approfondire l’abilità di Buster Keaton nel muoversi nello spazio della scena, sfruttando le sue doti acrobatiche.

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D’Avino

LA COLONNA MUSICALE

Il sonoro di un film è costituito da tre “colonne”: rumori, dialoghi e musiche. La colonna musicale è realizzata da un compositore dopo che il montaggio di un film è stato completato e contribuisce grandemente al suo tono e all’efficacia della narrazione. Il videosaggio intende dimostrare (a partire da una introduzione generale e con esempi specifici) come l’intervento musicale sia in grado di modificare le emozioni suscitate da una scena, e persino il suo significato. 

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De Santis

TECNICHE DA PAURA. COME SPAVENTARE AL CINEMA

Gli spettatori cinematografici si aspettano, vedendo un film, di provare determinate emozioni. Tra le emozioni più ricercate vi è quella della paura. Un intero genere, l’horror, è costruito su questo. Ma scene che si propongono di spaventare si trovano in tutti i generi. Il videosaggio si propone di analizzare le tecniche cinematografiche utilizzate per suscitare paura nel pubblico: movimenti di camera, effetti ottici o di montaggio, soluzioni narrative. 

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Di Francesca

JIM CARREY

Jim Carrey è un attore statunitense, protagonista di molti film di successo, comici e drammatici. La videotesina dopo una breve presentazione dell'attore, si concentra sulle capacità mimiche di Jim Carrey e che queste siano al servizio della rappresentazione espressiva dei personaggi che interpreta.

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D’Urso

BIOGRAFIA COMUNE. I PERSONAGGI TIPICI DEL NEW GANGSTER MOVIE

Il gangster movie è un genere che nacque negli anni '20 e che conobbe un enorme successo nel corso degli anni '30. Il genere venne poi rilanciato tra gli anni '80 e '90  ma con profonde innovazioni. Ad ispirarli un film uscito nel 1972, "Il Padrino" di F.F.Coppola, che ebbe un successo mondiale. Il videosaggio si concentra sul profilo caratteristico dei personaggi ricorrenti nel new gangster movie attraverso l'analisi dei tratti in comune (costumi, oggetti di appartenenza, recitazione, psicologia, ecc.).

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Fagnani

PRIMA E DOPO. IL CINEMA E LA RIVOLUZIONE DELLE DONNE

Le donne sono sempre state rappresentate nel cinema come soggetti deboli, subalterni oppure infidi e diabolici. Vi sono state numerose eccezioni, ma un vero cambiamento è avvenuto solo a partire dagli anni ‘90. Il videosaggio intende spiegare i tratti fondamentali di questo cambiamento. 

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Grassi

I BACI NEL CINEMA. DAI PIU’ INNOCENTI AI PIU’ SCABROSI

Il bacio è uno dei gesti più diffusi nella fiction cinematografica e televisiva. Può avere i più diversi significati e può riguardare le più diverse situazioni. Il videosaggio indaga come la rappresentazione del bacio sia cambiato nella storia del cinema, da quello casto a quello più “strano”, ad esempio il primo bacio gay. E di come questo cambiamento sia correlato all’evoluzione della società.

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Haz

L’EFFETTO KULESOV

Nel 1918 uno dei primi studiosi di cinema, Lev Kulesov, fondatore della scuola di cinema sovietica VGIK, promosse un esperimento per dimostrare l’importanza del montaggio: realizzò un filmato in cui si alternava al Primo Piano di un personaggio con un’espressione neutra, tre inquadrature che suscitavano tre emozioni diverse. Nell'esperimento risultò che il pubblico “proiettava” sul volto dell’attore i sentimenti che provava guardando le tre scene. Il videosaggio spiega l’esperimento e il contesto storico in cui si sviluppò, sottolineandone la validità per dimostrare l’importanza del montaggio, anche attraverso una ricostruzione e attualizzazione dell’esperimento. 

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Indovina

AMORE OLTRE LE REGOLE. IL CINEMA E IL FASCINO DELLE COPPIE CRIMINALI

Lo story concept della coppia criminale è più o meno: due personaggi si amano e mettono il loro amore deliberatamente in conflitto con le regole della società; la lotta disperata della coppia terminerà con una tragica sconfitta. E’ uno story concept alla base di numerosi film soprattutto a partire dagli anni ’60. Il videosaggio indaga questa tipologia di storia anche in relazione con il periodo storico in cui ha avuto più successo e i fatti di cronaca da cui ha tratto ispirazione. 

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Masiello

MELIES E KEATON, MAGHI DEL CINEMA. I TRUCCHI TEATRALI ALL’ORIGINE DEGLI EFFETTI SPECIALI

All’inizio il cinema non disponeva di un proprio linguaggio e ricorreva a quello di altre arti. Era così anche sul piano della messinscena: il cinema ci mise un po’ di anni prima di staccarsi dalla realizzazione tipicamente teatrale. Il videosaggio si concentra su un aspetto di questa eredità: i trucchi tipicamente teatrali che furono usati tra gli altri da Melies e Keaton e che furono anche all’origine dei primi effetti speciali.  

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Mendieta

DONNE PROTAGONISTE. IL LUNGO VIAGGIO DELLE DONNE NEL CINEMA E NELLA TV

Nella storia della fiction cinematografica e televisiva la gran parte delle opere offriva ruoli da protagonista quasi esclusivamente agli uomini. Le eccezioni sono poche. Dagli anni ’90 invece vanno moltiplicandosi serie tv e film che vedono donne come protagoniste.  Il videosaggio descrive questo cambiamento, anche mettendolo in relazione alle contestuali mutazioni sociali e culturali.

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Nencioni

TV SERIES ADDICTION. IL CASO DI ORANGE IS THE NEW BLACK

Dagli anni 2000 le serie TV hanno ottenuto un crescente successo di pubblico, soprattutto tra i giovani. Le serie tv hanno dei meccanismi narrativi interni che favoriscono una sorta di dipendenza nei loro confronti. Il videosaggio indaga questo fenomeno a partire dall’esempio di “Orange is the new black” (una serie USA giunta alla quinta stagione ambientata in una prigione femminile) che ha creato intorno a sé un enorme interesse ed anche una vera e propria “dipendenza” da parte di tanti fan.

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Protti

IL COLORE DELLE EMOZIONI. L'ARTE DEL CINEMA E I COLORI

Il colore è un elemento fondamentale della visualizzazione cinematografica. Il colore può emergere attraverso i costumi, gli accessori, la scenografia, le scelte fotografiche… E’ sempre frutto di un attento esame da parte di tecnici e autori, dato che la scelta di un colore prevalente o di una certa “tavolozza” incide profondamente sulla maniera in cui il pubblico recepisce il film. Il videosaggio tratta di questa tematica anche attraverso esempi di scene tratte da film, per comprendere come i diversi colori siano spesso associati a specifici sentimenti.

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Rebosio

ROMA, SI GIRA!

Roma è stato il “set” naturale di innumerevoli film, non solo italiani. Il videosaggio confronterà i luoghi immortalati in film di grande richiamo con riprese attuali, in un accostamento che racconterà dei profondi mutamenti che si sono verificati nel tempo, ma anche del fascino che permane in tante ambientazioni urbane.

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Sabbattini

TARANTINOMANIA. LO STILE DI TARANTINO E L’IMPATTO DEI SUOI FILM SUL PUBBLICO

Quentin Tarantino è uno degli autori più rappresentativi della nuova generazione che ha cominciato a far cinema negli anni ’90. I suoi film hanno subito incontrato l’apprezzamento dei più giovani, e tuttora ogni sua opera è accolta con curiosità e calore. La videotesina indaga quegli elementi dello stile e della poetica di Tarantino che hanno consentito ai suoi film di entrare in sintonia con un pubblico così vasto e internazionale.

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Tacconi

VOLARE AL CINEMA

Il drone sta divenendo un mezzo sempre più importante per le riprese cinetelevisive, sia sul piano tecnico, che linguistico, che economico-produttivo. Il videosaggio esplora, dopo una breve introduzione storica, l’impatto del drone nel cinema con abbondante esemplificazione. 

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Turati

IL WAR FILM DEGLI ANNI ’80-‘90

Il War film è un genere nato negli Stati uniti a cavallo della seconda guerra mondiale, principalmente per motivi propagandistici. I film di questo genere trattavano la guerra come un teatro in cui gli eroi potevano dimostrare il proprio valore. Il genere cominciò ad entrare in crisi negli anni ’50, quando uscirono una serie di film fuori dai canoni, e decadde negli anni ‘60-‘70 con il dilagare delle idee pacifiste tra i giovani. Tra gli anni ‘80 e gli anni ‘90 uscirono però una serie di film di guerra di grande successo e che sottolineavano le atrocità della guerra. La gran parte era ambientata in Vietnam. Il videosaggio intende paragonare il war film “classico” con quello degli anni ‘80 - ‘90.


LA RICERCA (14 ore)

Gli studenti sono invitati a divenire "esperti" del tema che hanno scelto leggendo i materiali del sito di cinescuola, ricercando sul web e leggendo materiale cartaceo dalla biblioteca.

Insieme agli studenti si ricerca in classe (su Amazon, Ibs, ecc.) il libro che appare più adatto alla loro ricerca. Ognuno ha l'obbligo di comprarne e leggerne almeno uno riguardante il suo argomento. Inoltre sono invitati a scegliere i film da vedere e i siti da visitare. Questi tre elenchi andranno sul foglio individuale "soggetto" depositato nella relativa cartella condivisa su Drive. Ogni studente dovrà tenere aggiornato questo documento, sia per le modifiche del titolo, che del soggetto, che dei materiali di ricerca.

Il docente inaugura un secondo documento da collocarsi in una cartella separata non condivisa col resto del Consiglio di Classe che..

è il "Diario di lavoro". Su questo foglio gli studenti annoteranno, a mano a mano che procede il lavoro di ricerca, appunti del libro letto, film visti, siti visitati. Il docente controllerà periodicamente l'avanzamento del lavoro.

Il docente si accorda con gli studenti per le scadenze: entro l'inizio delle vacanze natalizie la ricerca deve essere conclusa (libro letto e film visti), entro l'8 gennaio invio della sceneggiatura. Per sceneggiatura si intende: testo del voice over o della presentazione o delle scritte; testo delle domande da porre ad eventuali intervistati e testo di ciò che ci si aspetta che rispondano; scene che si intende utilizzare (solo nominate, senza timecode) in relazione alla parte testuale.  

Di seguito titolo, soggetto e piano di ricerca di ogni studente.

Begnamini: DANTE FERRETTI

Soggetto

Dante Ferretti è uno dei maggiori scenografi a livello mondiale. Ha realizzato l’ambientazione di film di Fellini, Scorsese e altri. Il suo stile è ben riconoscibile, il suo controbuto alle opere è fondamentale. Il videosaggio si propone di far conoscere questo autore, la sua vita e le sue collaborazioni, attraverso immagini di repertorio e interviste. 

Libro

Ferretti. L’arte della scenografia di Dante Ferretti.

Filmografia

- Medea, r. Pier Paolo Pasolini, 1970, IT

- Il Decameron, r. Pier Paolo Pasolini, 1971, IT

- I racconti di Canterbury, r. di Pier Paolo Pasolini, 1972, IT

- La classe operaia va in paradiso, r. di Elio Petri, 1971, IT

- Todo Modo, r. di Elio Petri, 1977

- Sbatti il mostro in prima pagina, di Marco Bellocchio, 1972, IT

- Prova d’orchestra, r. Federico Fellini, 1978, IT

- La città delle donne, r. Federico Fellini, 1980, IT

- E la nave va, r. Federico Fellini, 1983, IT

- Il mondo nuovo, r. Ettore Scola, 1982, IT, FR

- Il nome della rosa, r. Jean-Jacques Annaud, 1986, IT

- L’età dell’innocenza, r. di Martin Scorsese, 1993, USA

- Casinò, r. di Martin Scorsese, 1995, USA

- Gangs of New York, r. di Martin Scorsese, 2002, USA

- Shutter Island, r. di Martin Scorsese, 2009, USA

- Hugo Cabret, r. di Martin Scorsese, 2011, USA

- Intervista col vampiro, r. Neil Jordan, 1994, USA

- Sweeny Todd, r. di Tim Burton, 2007, USA

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Bellotti OFF FICTION. LA ROTTURA DELLA QUARTA PARETE AL CINEMA

Soggetto

Il teatro si basa sull’accettazione da parte di autori, attori e spettatori dell’inesistenza della quarta parete, quella dalla quale il pubblico si gode lo spettacolo.  Il cinema ha la pretesa di essere più oggettivo del teatro, poiché la camera può spostarsi a 360° illudendo il pubblico di trovarsi dentro uno spazio realistico e completo nei suoi confini. In realtà esiste la quarta parete esiste lo stesso: è l’obiettivo della camera. Se l’attore si rivolge direttamente all’obiettivo alludendo al pubblico che lo sta guardando, in realtà rompe la quarta parete, cioè mette in discussione la costruzione della finzione. Il videosaggio indaga questa problematica, passando in rassegna vari esempi storici e studiando l’effetto che questa soluzione ha sul pubblico.

Libro

Conoscere il teatro. Strumenti per l'analisi dello spettacolo di Paolo Quazzolo

Filmografia

La rosa purpurea del cairo, r. Woody Allen, 1985, USA

e altri

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Carrera DRAG QUEENS CINEMATIC HISTORY

Soggetto

Una Drag Queen è un attore o un cantante, non necessariamente gay o transgender, che si esibisce in spettacoli con abiti manifestatamente femminili. Il videosaggio si propone di raccontare come le Drag Queen abbiano "conquistato" il mondo dell'audiovisivo. Verranno utilizzati video di repertorio, materiali autoprodotti e interviste.

Libro

Drag queens. Travestitismo, ironia e divismo «Camp» nelle regine del nuovo millennio di Sergio Perri

Drag Queen di Daniele Robotti

Sitografia

- https://www.google.it/amp/s/blog.moovz.com/drag-videos/amp

- https://www.timeout.com/newyork/lgbt/most-important-gay-tv-shows

- http://www.imdb.com/list/ls057512964/

Filmografia

The Rocky Horror Picture Show, r. Jim Sharman, 1975, UK

Priscilla - La regina del deserto, r. Stefan Elliot, 1994, Australia

Kinky Boots, r. Julian Jarrold, 2005, UK

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Cavaliere IL CONTRATTO NASCOSTO. COS’E UNA CONVENZIONE DI GENERE

Soggetto

Il genere cinematografico è un insieme di film caratterizzati da elementi narrativi comuni. Alcuni esempi: il western, il noir, il fantasy… Il pubblico si affeziona per un certo periodo ad un genere, e si aspetta che ogni nuovo film rispetti delle regole non scritte, delle “convenzioni”, una sorta di contratto nascosto tra i produttori/autori dell’opera ed il pubblico. Per esempio nel mystery alla fine il giallo deve essere risolto dal detective e deve essere fornita sul piano razionale ogni spiegazione degli eventi. Invece nel genere fantastico il pubblico si accontenta di spiegazioni molto sommarie e fantasiose. Il videosaggio indaga le convenzioni dei generi, ritenendole una delle chiavi che ne spiegano il successo. 

Libro

Cinema. Generi tecniche autori di Roberto Campari

I generi del cinema di Raphaëlle Moine

Filmografia

Ombre rosse, r. di John Ford, 1939, USA

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Cazzato UN NUOVO LINGUAGGIO. SVILUPPI E CARATTERISTICHE DEL VIDEO SUL WEB

Soggetto

Dagli anni ’90 e in maggior misura dagli anni 2000 il web si è aperto al video. Oggi si può dire che soprattutto le nuove generazioni consumano le immagini in movimento attraverso il web più che attraverso il cinema e la tv. Il web però non è stato solo un mezzo di diffusione del video, ma ne ha influenzato pesantemente il linguaggio. Il video saggio si propone, dopo un breve excursus storico, di indagare i cambiamenti linguistici che il web ha stimolato nella realizzazione audiovisiva. 

Libro

Youtube di Joshua Green

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Chiari TIM BURTON. UNO STILE INCONFONDIBILE

Soggetto

“Quando si parla di Tim Burton bisogna inchinarsi, togliersi il cappello di fronte a tanta maestosa bravura nel raccontare un surrealismo divertente e dissacrante.”  Tim Burton è un regista statunitense che privilegia nei suoi film la figura dell’emarginato, del diverso. Burton, oltre che regista, è anche sceneggiatore delle sue opere. La sua impronta cinematografica si basa sopratutto sullo sguardo fanciullesco, il romanticismo e la malinconia, ma anche il sarcasmo che colpisce l’ipocrisia e il falso moralismo della società moderna.  La videotesina si focalizza più che sulla vicenda biografica di Burton, sulle caratteristiche originali del suo stile.

Libro

Tim Burton di Aurélien Ferenczi

Sitografia

- http://fuorischermo.net/Burtondiverso.html

- http://www.successo.com/2015/03/23/tim-burton-il-successo-di-uno-stile-cinematografico-originale/

- http://www.organiconcrete.com/2013/09/17/tuesday-poison-la-cinematografia-surrealista-di-tim-burton/

- https://it.wikipedia.org/wiki/Vincent_(film_1982)

Filmografia

Beetlejuice - Spiritello porcello (Beetlejuice) (1988)

Batman (1989)

Edward mani di forbice (Edward Scissorhands) (1990)

Batman - Il ritorno (Batman Returns) (1992)

Ed Wood (1994)

Mars Attacks! (1996)

Il mistero di Sleepy Hollow (Sleepy Hollow) (1999)

Planet of the Apes - Il pianeta delle scimmie (Planet of The Apes) (2001)

Big Fish - Le storie di una vita incredibile (Big Fish) (2003)

La fabbrica di cioccolato (Charlie and The Chocolate Factory) (2005)

La sposa cadavere (Corpse Bride) (2005)

Sweeney Todd - Il diabolico barbiere di Fleet Street (Sweeney Todd) (2007)

Alice in Wonderland (2010)

Big Eyes (2014)

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Dal Pra IL GENERE DEI SUPEREROI. LE RAGIONI DI UN SUCCESSO

Soggetto

Quello dei supereroi è un genere che si è diffuso nei fumetti statunitensi dagli anni ’30. Di film e serie tv che li riguardano ne sono sempre stati fatti, ma la vera esplosione del genere si ha a partire dagli anni 2000. I supereroi sono personaggi che vivono nella contemporaneità, ma che sono dotati di poteri non realistici, quali quello di poter volare, distruggere con un tocco, rendersi invisibili, ecc. Solitamente si scontrano con dei nemici a loro volta dotati di superpoteri. Il videosaggio si concentra più che sul genere in sé, sulle ragioni che ne hanno decretato il perdurante successo. Si utilizzeranno materiali di repertorio e interviste ad esperti

Libri

Supereroi e Superpoteri di Alessandro Di Nocera

Marvel comics. Una storia di eroi e supereroi di Sean Howe 

Il mito del supereroe. Dal fumetto al cinema contemporaneo di Giada Sponzilli

Sitografia

- Il cinema dei comics. Perché il supereroi hanno conquistato Hollywood

- http://www.cultframe.com/2012/03/cinema-comics-supereroi-hollywood-parte-1/

- http://www.cultframe.com/2012/03/cinema-comics-supereroi-hollywood-parte-2/ 

-  http://www.fantasymagazine.it/9669/i-supereroi-sono-una-cosa-seria 

- http://www.sapere.it/sapere/strumenti/domande-risposte/di-tutto-un-po/perche-i-supereroi-sono-tornati-di-moda.html 

- https://www.cinescuola.it/generi/avventura/supereroi/ 

- https://it.wikipedia.org/wiki/Film_di_supereroi 

Filmografia

Superman, r. di Richard Donner, 1978

Batman, r. di Tim Burton, 1989

X-men, r. di Bryan Singer, 2000

Spider-man, r. di Sam Raimi, 2002

X-Men 2, r. di Bryan Singer, 2003

Spider-man 2, r. di Sam Raimi, 2004

Batman Begins, r. di Christopher Nolan, 2005

X-Men. Conflitto finale, r. di Brett Ratner, 2006

Superman Returns, r. di Bryan Singer, 2006

Spider-man 3, r. di Sam Raimi, 2007

I Fantastici 4 e Silver surfer, r. di Tim Story, 2007

Iron Man, r. di Jon Favreau, 2008

L’Incredibile Hulk, r. di Jon Favreau, 2008

Il Cavaliere Oscuro, r. di Christopher Nolan, 2008

X-Men. Le Origini: Wolverine, r. di Gavin Hood, 2009

Iron Man 2, r. di Jon Favreau, 2010

Thor , r. di Kenneth Branagh, 2011

Captain America - Il primo Vendicatore, r. di Joe Johnston, 2011

X-Men. L’Inizio, r. di Matthew Vaughn, 2011

Lanterna Verde, r. di Martin Campbell, 2011

The Avengers , r. di Joss Whedon, 2012

The Amazing Spider-Man, r. di Marc Webb (2012

Iron Man 3, r. di Shane Black, 2013

L’uomo d’acciaio, r. di Zack Snyder, 2013

Wolverine - L’Immortale, r. di James Mangold, 2013

Thor: The Dark World, r. di Alan Taylor, 2013

Captain America: The Winter Soldier, r. di Anthony e Joe Russo, 2014

X-Men - Giorni di un futuro passato, r. di Bryan Singer, 2014

Guardiani della Galassia, r. di James Gunn, 2014

Avengers: Age of Ultron, r. di Joss Whedon, 2015

Ant-Man - Peyton Reed, 2015

Fantastic 4 - I Fantastici Quattro - Josh Trank (2015

Deadpool - Tim Miller, 2016

Batman v Superman: Dawn of Justice, r. di Zack Snyder, 2016

Captain America: Civil War, r. di Anthony e Joe Russo, 2016

X-Men - Apocalypse, r. di Bryan Singer, 2016

Suicide Squad, r. di David Ayer, 2016

Doctor Strange, r. di Scott Derrickson, 2016

Logan - The Wolverine, r. di James Mangold, 2016

Guardiani della Galassia Vol. , r. di James Gunn, 2017

Wonder Woman, r. di Patty Jenkins, 2017

Spider-Man: Homecoming, r. di Jon Watts, 2017

Thor: Ragnarok, r. di Taika Waititi, 2017

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D’Annunzio BUSTER KEATON. STUNT-MAN E ARTISTA

Soggetto

Buster Keaton fu uno dei maggiori esponenti e maestri della stagione del cinema comico nell’epoca del muto classico (precisamente dal 1917 al 1923). Il video saggio vuole raccontare e approfondire l’abilità di Buster Keaton nel muoversi nello spazio della scena, sfruttando le sue doti acrobatiche.

Libro

Buster Keaton di Francesco Ballo

Filmografia

Cortometraggi per la regia di Keaton e Eddie Cline:

- Tiro a segno (The High Sign) (gennaio 1920)

- Una settimana (One Week) (settembre 1920)

- Il carcerato n. 13 (Convict 13) (ottobre 1920)

- Lo spaventapasseri (The Scarecrow) (novembre 1920)

- I vicini (Neighbors) (dicembre 1920)

- La casa stregata (The Haunted House) (febbraio 1921)

- Fortuna avversa (Hard Luck) (marzo 1921)

- Il capro espiatorio (The Goat), regia di Buster Keaton e Malcolm St. Clair (maggio 1921)

- Il teatro (The Playhouse) (ottobre 1921)

- La barca (The Boat) (novembre 1921)

- Il viso pallido (The Paleface) (dicembre 1921)

- I poliziotti (Cops) (febbraio 1922)

- I genitori di mia moglie (My Wife's Relations) (giugno 1922)

- Il maniscalco (The Blacksmith), regia di Buster Keaton e Malcolm St. Clair (luglio 1922)

- Il nord ghiacciato (The Frozen North) (agosto 1922)

- Sogni a occhi aperti (Daydreams) (tre bobine, settembre 1922)

- La casa elettrica (The Electric House) (ottobre 1922)

- Il matto sul pallone (The Balloonatic) (gennaio 1923)

- Il nido d'amore (The Love Nest), regia solo di Buster Keaton (marzo 1923)

Mediometraggi e lungometraggi per la regia di Keaton:

- La legge dell'ospitalità (Our Hospitality), conosciuto anche come Accidenti, che ospitalità!, regia di Buster Keaton e John Blystone (novembre 1923)

- La palla nº 13 (Sherlock jr.) conosciuto anche come Calma signori miei, regia di Buster Keaton e Joseph M. Schenck (aprile 1924)

- Il navigatore (The Navigator), regia di Buster Keaton e Donald Crisp, (ottobre 1924)

- Io e la vacca (Go West), conosciuto anche come Andate al West (novembre 1925)

- Come vinsi la guerra (The General), regia di Buster Keaton e Clyde Bruckman (febbraio 1927)

- Io... e il ciclone (Steamboat Bill jr.), regia di Charles Reisner (maggio 1928)

- Il cameraman (The Cameraman), regia di Edward Sedgwick, conosciuto anche come Io... e la scimmia (settembre 1928)

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D’Avino LA COLONNA MUSICALE

Soggetto

Il sonoro di un film è costituito da tre “colonne”: rumori, dialoghi e musiche. La colonna musicale è realizzata da un compositore dopo che il montaggio di un film è stato completato e contribuisce grandemente al suo tono e all’efficacia della narrazione. Il videosaggio intende dimostrare (a partire da una introduzione generale e con esempi specifici) come l’intervento musicale sia in grado di modificare le emozioni suscitate da una scena, e persino il suo significato. 

Libro

Musica. Maestri del cinema di Mark Russell e James Young

Filmografia

Ennio Morricone:

La battaglia di Algeri, regia di Gillo Pontecorvo, 1966, IT

Il buono, il brutto, il cattivo, regia di Sergio Leone, 1966. IT

C'era una volta il West, regia di Sergio Leone, 1968, IT-USA

Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, regia di Elio Petri, 1970, IT

Allonsanfàn, regia di Paolo e Vittorio Taviani, 1974, IT

La cosa (The Thing), regia di John Carpenter, 1982, USA

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De Santis TECNICHE DA PAURA. COME SPAVENTARE AL CINEMA

 Soggetto

Gli spettatori cinematografici si aspettano, vedendo un film, di provare determinate emozioni. Tra le emozioni più ricercate vi è quella della paura. Un intero genere, l’horror, è costruito su questo. Ma scene che si propongono di spaventare si trovano in tutti i generi. Il videosaggio si propone di analizzare le tecniche cinematografiche utilizzate per suscitare paura nel pubblico: movimenti di camera, effetti ottici o di montaggio, soluzioni narrative. 

Libro

Horror cinema di Jonathan Penner

Filmografia

Nosferatu il vampiro, r. di Friedrich Wilhelm Murnau, 1922, Germania

Dracula, r. di Tod Browning, 1931, USA

Frankenstein, r. di James Whale, 1931, USA

La mummia, r. di Karl Freund, 1932, USA

Il bacio della pantera, r. di Jacques, Tourneur, 1942, USA

La cosa da un altro mondo, r. di Howard Hawks, 1951, USA

Dracula il vampiro, r. di Terence Fisher, 1958, UK

La maschera del demonio, r. di Mario Bava, 1960, IT

Il pozzo e il pendolo, r. di Roger Corman, 1961, USA

Psyco, r. di Alfred Hitchcock, 1960, USA

La notte dei morti viventi, r. di George A. Romero, 1968, USA

L'esorcista, r. di William Friedkin, 1973, USA

Profondo Rosso, r. di Dario Argento, 1975, IT

Halloween - La notte delle streghe, r. di John Carpenter, 1978, USA

Alien, r. di Ridley Scott, 1979, USA

Shining, r. di Stanley Kubrick, 1980, USA-UK

La casa, r. di Sam Raimi, 1981, USA

Nightmare, r. di Wes Craven, 1984, USA

Il silenzio degli innocenti, r. di Jonathan Demme, 1991, USA

Ring, r. di Hideo Nakata, 1998, Giappone

The Blair Witch Project, r. di Daniel Myrick, Eduardo Sanchez, 1999, USA

Resident Evil, r. di Paul Anderson, 2002, USA

28 giorni dopo, r. di Danny Boyle, 2002, UK

Saw - L'enigmista, r. di James Wan, 2004, USA

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Di Francesca JIM CARREY

Soggetto

Jim Carrey è un attore statunitense, protagonista di molti film di successo, comici e drammatici. La videotesina dopo una breve presentazione dell'attore, si concentra sulle capacità mimiche di Jim Carrey e che queste siano al servizio della rappresentazione espressiva dei personaggi che interpreta.

Libro

Dizionario del cinema comico americano di Angelo Moscariello

Jim Carrey di Anna Praderio

Filmografia

Ace Ventura - L'acchiappanimali, r. di Tom Shadyac, 1994, USA

The Mask - Da zero a , r. di Chuck Russell, 1994, USA

The Truman Show, r. di Peter Weir, 1998, USA

Io, me & Irene, r. di Peter e Bobby Farrelly, 2000, USA

Una settimana da Dio, r. di Tom Shadyac, 2003, USA

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D’Urso BIOGRAFIA COMUNE. I PERSONAGGI TIPICI DEL NEW GANGSTER MOVIE

Soggetto

Il gangster movie è un genere che nacque negli anni '20 e che conobbe un enorme successo nel corso degli anni '30. Il genere venne poi rilanciato tra gli anni '80 e '90  ma con profonde innovazioni. Ad ispirarli un film uscito nel 1972, "Il Padrino" di F.F.Coppola, che ebbe un successo mondiale. Il videosaggio si concentra sul profilo caratteristico dei personaggi ricorrenti nel new gangster movie attraverso l'analisi dei tratti in comune (costumi, oggetti di appartenenza, recitazione, psicologia, ecc.).

Libri

Gangster in cento film di Renato Venturelli

Filmografia

Piccolo Cesare, r. di Mervyn LeRoy, 1930, USA

Nemico pubblico, r. di William Wellman, 1931, USA

Scarface, r. di Howard Hawks, 1932, USA

Il padrino, r. di Francis Ford Coppola, 1972, USA

Il padrino, parte II, r. di Francis Ford Coppola, 1974, USA

Scarface, r. di Brian De Palma, 1983, USA

C'era una volta in America, r. di Sergio Leone, 1984, USA

Gli intoccabili, r. di Brian De Palma, 1987, USA

Quei bravi ragazzi, r. di Martin Scorsese, 1990, USA

Il padrino parte III, r. di Francis Ford Coppola, 1990, USA

Carlito’s Way, r. di Brian De Palma, 1993, USA

Casinò, r. di Martin Scorsese, 1995, USA

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Fagnani PRIMA E DOPO. IL CINEMA E LA RIVOLUZIONE DELLE DONNE

Soggetto

Le donne sono sempre state rappresentate nel cinema come soggetti deboli, subalterni oppure infidi e diabolici. Vi sono state numerose eccezioni, ma un vero cambiamento è avvenuto solo a partire dagli anni ‘90. Il videosaggio intende spiegare i tratti fondamentali di questo cambiamento. 

Libri

Vamp. Femmine crudeli, donne fatali e dark ladies nel cinema a cura di F. Giovannini

Le donne del cinema. Dive, registe, spettatrici di Veronica Pravadelli

Donne e cinema. Immagini dal fascismo agli anni Settanta di M. Casalini

Cinema: femminile plurale. Mogli, madri, amanti protagoniste del terzo millennio di Paola Casella

Filmografia

Un angelo alla mia tavola, r. di Jane Campion, Nuova Zelanda

Thelma & Louise, r. di Ridley Scott, 1991, USA

Lezioni di piano, r. di Jane Campion, 1993, Nuova Zelanda

Respiro, r. di Emanuele Crialese, 2002, IT

Monster, r. di Patty Jenkins, 2003, USA

Primo amore, di Matteo Garrone, 2004, IT

La donna perfetta, r. di Frank Oz, 2004, USA

Volver, di Pedro Almodòvar, 2006, SP

We Are the Best! , r. di Lukas Moodysson, 2013, Svezia

Sitografia

- www.nientepopcorn.it 

- www.laboratorioimmaginedonna.it

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Grassi I BACI NEL CINEMA. DAI PIU’ INNOCENTI AI PIU’ SCABROSI

Soggetto

Il bacio è uno dei gesti più diffusi nella fiction cinematografica e televisiva. Può avere i più diversi significati e può riguardare le più diverse situazioni. Il videosaggio indaga come la rappresentazione del bacio sia cambiato nella storia del cinema, da quello casto a quello più “strano”, ad esempio il primo bacio gay. E di come questo cambiamento sia correlato all’evoluzione della società.

Libro

Il collezionista di baci di Giuseppe Tornatore

Oh! Dolci baci o languide carezze. La passione amorosa al cinema di S. Gesù

Filmografia

Wings, r. di William Wellman, 1927, USA

Via col vento, r. di Victor Fleming, 1939, USA

Casablanca, r. di Michael Curtiz, 1942, USA

Notorius, r. di Alfred Hitchcock, 1946, USA

La bella addormentata nel bosco, 1959, USA

Colazione da Tiffany, r. di Blake Edwards, 1961

Romeo e Giulietta, r. di Franco Zeffirelli, 1968, USA-IT

Nuovo cinema Paradiso, r. di Giuseppe Tornatore, 1988, IT

Pretty woman, r. di Garry Marshall, 1990, USA

Titanic, r. di James Cameron, 1997, USA

Mullholland Drive, r. di David Lynch, 2001, USA

Il favoloso mondo di Amelie, r. di Jean-Pierre Jeunet, 2001, FR

Spiderman, r. di Sam Raimi, 2002, USA

I segreti di Brokecack Mountain , r. di Ang Lee, 2005, USA

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Haz L’EFFETTO KULESOV

Soggetto

Nel 1918 uno dei primi studiosi di cinema, Lev Kulesov, fondatore della scuola di cinema sovietica VGIK, promosse un esperimento per dimostrare l’importanza del montaggio: realizzò un filmato in cui si alternava al Primo Piano di un personaggio con un’espressione neutra, tre inquadrature che suscitavano tre emozioni diverse. Nell'esperimento risultò che il pubblico “proiettava” sul volto dell’attore i sentimenti che provava guardando le tre scene. Il videosaggio spiega l’esperimento e il contesto storico in cui si sviluppò, sottolineandone la validità per dimostrare l’importanza del montaggio, anche attraverso una ricostruzione e attualizzazione dell’esperimento. 

Libri

Il cinema muto sovietico di Nicolai Lebedev

Il cinema di Lev Kulesov di Giovanni Buttafava

L’arte del cinema di Lev Kulesov

Filmografia

Dura Lex, r. di Lev Kulesov, 1926, URSS

Sitografia

https://www.youtube.com/watch?v=i8akNCJQz-0

https://www.youtube.com/watch?v=5M4iZaOnJJw

https://www.youtube.com/watch?v=tykvX2MIt_Q

https://www.facciunsalto.it/archives/59467/leffetto-kulesov-il-potere-del-montaggio

https://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Kule%C5%A1ov

https://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Kule%C5%A1ov

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Indovina AMORE OLTRE LE REGOLE. IL CINEMA E IL FASCINO DELLE COPPIE CRIMINALI

Soggetto

Lo story concept della coppia criminale è più o meno: due personaggi si amano e mettono il loro amore deliberatamente in conflitto con le regole della società; la lotta disperata della coppia terminerà con una tragica sconfitta. E’ uno story concept alla base di numerosi film soprattutto a partire dagli anni ’60. Il videosaggio indaga questa tipologia di storia anche in relazione con il periodo storico in cui ha avuto più successo e i fatti di cronaca da cui ha tratto ispirazione. 

Libri

Deadly Duos: killer movie couples di Stephen Hoover

Filmografia

La donna del bandito, r. di Nicholas Ray, 1948, USA

La sanguinaria, r. di Joseph Lewis, 1950, USA

Gangster Story, r. di Arthur Penn, 1967, USA

La rabbia giovane, r. di Terrence Malick, 1973, USA

Gang, r. di Robert Altman, 1974, USA

Assassini nati, r. di Oliver Stone, 1994, USA

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Masiello MELIES E KEATON, MAGHI DEL CINEMA. I TRUCCHI TEATRALI ALL’ORIGINE DEGLI EFFETTI SPECIALI

 All’inizio il cinema non disponeva di un proprio linguaggio e ricorreva a quello di altre arti. Era così anche sul piano della messinscena: il cinema ci mise un po’ di anni prima di staccarsi dalla realizzazione tipicamente teatrale. Il videosaggio si concentra su un aspetto di questa eredità: i trucchi tipicamente teatrali che furono usati tra gli altri da Melies e Keaton e che furono anche all’origine dei primi effetti speciali.  

Libro

La bottega delle illusioni. Georges Méliès e il cinema comico e fantastico francese (1896-1914) di Enrico Giacovelli

Filmografia

Melies

La raccolta dei filmati

Keaton

Cortometraggi per la regia di Keaton e Eddie Cline:

- Tiro a segno (The High Sign) (gennaio 1920)

- Una settimana (One Week) (settembre 1920)

- Il carcerato n. 13 (Convict 13) (ottobre 1920)

- Lo spaventapasseri (The Scarecrow) (novembre 1920)

- I vicini (Neighbors) (dicembre 1920)

- La casa stregata (The Haunted House) (febbraio 1921)

- Fortuna avversa (Hard Luck) (marzo 1921)

- Il capro espiatorio (The Goat), regia di Buster Keaton e Malcolm St. Clair (maggio 1921)

- Il teatro (The Playhouse) (ottobre 1921)

- La barca (The Boat) (novembre 1921)

- Il viso pallido (The Paleface) (dicembre 1921)

- I poliziotti (Cops) (febbraio 1922)

- I genitori di mia moglie (My Wife's Relations) (giugno 1922)

- Il maniscalco (The Blacksmith), regia di Buster Keaton e Malcolm St. Clair (luglio 1922)

- Il nord ghiacciato (The Frozen North) (agosto 1922)

- Sogni a occhi aperti (Daydreams) (tre bobine, settembre 1922)

- La casa elettrica (The Electric House) (ottobre 1922)

- Il matto sul pallone (The Balloonatic) (gennaio 1923)

- Il nido d'amore (The Love Nest), regia solo di Buster Keaton (marzo 1923)

Mediometraggi e lungometraggi per la regia di Keaton:

- La legge dell'ospitalità (Our Hospitality), conosciuto anche come Accidenti, che ospitalità!, regia di Buster Keaton e John Blystone (novembre 1923)

- La palla nº 13 (Sherlock jr.) conosciuto anche come Calma signori miei, regia di Buster Keaton e Joseph M. Schenck (aprile 1924)

- Il navigatore (The Navigator), regia di Buster Keaton e Donald Crisp, (ottobre 1924)

- Io e la vacca (Go West), conosciuto anche come Andate al West (novembre 1925)

- Come vinsi la guerra (The General), regia di Buster Keaton e Clyde Bruckman (febbraio 1927)

- Io... e il ciclone (Steamboat Bill jr.), regia di Charles Reisner (maggio 1928)

- Il cameraman (The Cameraman), regia di Edward Sedgwick, conosciuto anche come Io... e la scimmia (settembre 1928)

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Mendieta DONNE PROTAGONISTE. IL LUNGO VIAGGIO DELLE DONNE NEL CINEMA E NELLA TV

Soggetto

Nella storia della fiction cinematografica e televisiva la gran parte delle opere offriva ruoli da protagonista quasi esclusivamente agli uomini. Le eccezioni sono poche. Dagli anni ’90 invece vanno moltiplicandosi serie tv e film che vedono donne come protagoniste.  Il videosaggio descrive questo cambiamento, anche mettendolo in relazione alle contestuali mutazioni sociali e culturali.

Libro

- Cinema: femminile, plurale. Mogli, madri, amanti protagoniste del terzo millennio di Paola Casella

- Le donne del cinema: Dive, registe, spettatrici di Veronica Pravadelli

Filmografia

serie tv

- Vita da strega (1964-1972)

- Charlie’s Angels (1976-1981)

- La signora in giallo (1984-1996)

- Xena (1995-2001)

- Buffy (1997-2003)

- La femme Nikita (1997-2001)

- Ally McBeal (1997-2002)

- Streghe (1998-2006)

- Alias (2001 al 2006) 

- Sex and the City(1998 al 2004)

- Desperate Housewives (2004-2012)

- The L World (2004-2009)

- Orange is the new black (dal 2013) 

- 2 Broke girl (dal 2011) 

Film

- Pomodori verdi fritti, r. di John Avnet, 1991, USA

- Il diario di Bridget Jones, r. di Sharon Maguire, 2001, USA-UK

- Erin Brockovich, r. di Steven Soderbergh, 2000, USA

- Ragazze interrotte, r. di James Mangold, 1999, USA

- The Hours, r. di Stephen Daldry, 2002, USA

- Nemiche amiche, r. di Chris Columbus, 1998, USA

- Il diavolo veste Prada, r. di David Frankel, 2006, USA

- The Help, r. di Tate Taylor, 2011, USA

- Thelma e Louise, r. di Ridley Scott, 1991

Sitografia

- http://www.laboratorioimmaginedonna.it

- http://www.elle.it/showbiz/news/a1474926063391/thelma-e-louise-curiosita/ 

- http://www.lastampa.it/2011/08/27/spettacoli/cosi-thelma-e-louise-cambiarono-le-donne-RAaRh2Js5LtlPpboEFIg6O/pagina.html 

- http://time.com/4344000/thelma-louise-25th-anniversary-feminism-women-gender/ 

- https://www.agendalugano.ch/episodes/683/thelma-louise 

- https://www.washingtonpost.com/lifestyle/magazine/remembering-thelma-and-louise/2017/05/17/92df2caa-29db-11e7-a616d7c8a68c1a66_story.html?utm_term=.c3c444736e4a 

- https://www.youtube.com/watch?v=xybgV-cmsm4

- https://openload.co/embed/m_BxZcKY--Q/The_Simpsons_s5e06.avi.mp4 

- https://www.huffingtonpost.com/allison-lantagne/gender-roles-media_b_5326199.html 

- http://f-rated.org/about/ 

- http://www.iodonna.it/attualita/in-primo-piano/2015/12/22/cinema-ecco-i-film-con-il-fattore-f/ 

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Nencioni TV SERIES ADDICTION. IL CASO DI ORANGE IS THE NEW BLACK

Soggetto

Dagli anni 2000 le serie TV hanno ottenuto un crescente successo di pubblico, soprattutto tra i giovani. Le serie tv hanno dei meccanismi narrativi interni che favoriscono una sorta di dipendenza nei loro confronti. Il videosaggio indaga questo fenomeno a partire dall’esempio di “Orange is the new black” (una serie USA giunta alla quinta stagione ambientata in una prigione femminile) che ha creato intorno a sé un enorme interesse ed anche una vera e propria “dipendenza” da parte di tanti fan.

Libro

Addicted. Serie TV e dipendenze di Michele Casella

Filmografia

Le cinque stagioni della serie.

Sitografia

http://www.stateofmind.it/2017/06/binge-watching-dipendenza-serie/

https://it.wikipedia.org/wiki/Binge_watching

http://www.phillyvoice.com/infrequently-asked-questions-why-do-we-binge-watch/

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Protti IL COLORE DELLE EMOZIONI. L'ARTE DEL CINEMA E I COLORI

Soggetto

Il colore è un elemento fondamentale della visualizzazione cinematografica. Il colore può emergere attraverso i costumi, gli accessori, la scenografia, le scelte fotografiche… E’ sempre frutto di un attento esame da parte di tecnici e autori, dato che la scelta di un colore prevalente o di una certa “tavolozza” incide profondamente sulla maniera in cui il pubblico recepisce il film. Il videosaggio tratta di questa tematica anche attraverso esempi di scene tratte da film, per comprendere come i diversi colori siano spesso associati a specifici sentimenti.

Libro

Cromorama di Riccardo Falcinelli

Sitografia

https://www.tpi.it/2017/01/23/film-uso-migliore-colore/

http://leganerd.com/2016/06/21/la-psicologia-dei-colori-nel-cinema

Filmografia

La donna che visse due volte, r. di Alfred Hitchcock, 1958, USA

Film Blu, r. di Krzysztof Kieślowski, 1993, FR

Shining, r. di Stanley Kubrick, 1980, USA-UK

Sussurri e grida, r. di Ingmar Bergman, 1972, Svezia

Sweeny Todd, r. di Tim Burton, 2007, USA

Arancia meccanica, r. di Stanley Kubrick, 1971, USA-UK

Il mago di Oz, r. di Victor Fleming, 1939, USA

Hero, r. di Zhang Yimou, 2002, Cina

Fa’ la cosa giusta, r. di Spike Lee, 1989, USA

Sin City, r. di Robert Rodriguez, 2005, USA

Amelie,  r. di Jean-Pierre, Jeunet, 2001, FR

Gran Budapest Hotel, r. di Wes Anderson, 2014, USA

Matrix, r. di Wachowski Brothers, 1999, USA

In the mood for love, r. di Wong Kar-wai, 2000, Cina

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Rebosio ROMA, SI GIRA!

Roma è stato il “set” naturale di innumerevoli film, non solo italiani. Il videosaggio confronterà i luoghi immortalati in film di grande richiamo con riprese attuali, in un accostamento che racconterà dei profondi mutamenti che si sono verificati nel tempo, ma anche del fascino che permane in tante ambientazioni urbane.

Libro

Roma, si gira! Gli scorci ritrovati del cinema di ieri di Mauro D’Avino

Filmografia

- Roma città aperta, di Roberto Rossellini, 1945

- Ladri di biciclette, di Vittorio De Sica, 1948

- Umberto D., di Vittorio De Sica, 1952

- Vacanze romane, di William Wyler, 1953

- Le notti di Cabiria, di Federico Fellini, 1957

- I soliti ignoti, di Mario Monicelli, 1958

- La dolce vita, di Federico Fellini, 1960

- Accattone, di Pier Paolo Pasolini, 1961

- Mamma Roma, di Pier Paolo Pasolini, 1962

- Roma, di Federico Fellini, 1972

- C'eravamo tanto amati di Ettore Scola, 1974

- In nome del Papa Re, di Luigi Magni, 1977

- Una giornata particolare, di Ettore Scola, 1977

- Caro diario, di Nanni Moretti, 1993

- Angeli e demoni, di Ron Howard, 2009

- La grande bellezza, di Paolo Sorrentino, 2013

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Sabbattini TARANTINOMANIA. LO STILE DI TARANTINO E L’IMPATTO DEI SUOI FILM SUL PUBBLICO

Quentin Tarantino è uno degli autori più rappresentativi della nuova generazione che ha cominciato a far cinema negli anni ’90. I suoi film hanno subito incontrato l’apprezzamento dei più giovani, e tuttora ogni sua opera è accolta con curiosità e calore. La videotesina indaga quegli elementi dello stile e della poetica di Tarantino che hanno consentito ai suoi film di entrare in sintonia con un pubblico così vasto e internazionale.

Libro

I film di Quentin Tarantino di Alberto Morsiani

Filmografia

Le iene, 1992

Pulp Fiction, 1994

Four Rooms – episodio L'uomo di Hollywood, 1995

Jackie Brown, 1997

Kill Bill vol. 1, 2003

Kill Bill vol. 2, 2004

Sin City – episodio Un'abbuffata di morte, 2005

Grindhouse - A prova di morte, 2007

Bastardi senza gloria, 2009

Django Unchained, 2012

The Hateful Eight, 2015

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Tacconi VOLARE AL CINEMA

Soggetto

Il drone sta divenendo un mezzo sempre più importante per le riprese cinetelevisive, sia sul piano tecnico, che linguistico, che economico-produttivo. Il videosaggio esplora, dopo una breve introduzione storica, l’impatto del drone nel cinema con abbondante esemplificazione. 

Filmografia

serie TV

- Stranger Things

- Game of Thrones

Film

- In the robot skies, r. di Liam Young, 2016, UK

- On the Milky Road, r. di Emir Kusturica,  2016, Serbia

- The Wolf of Wall Street , r. di Martin Scorsese, 2013, USA

- Il Capitale umano, r. di Paolo Virzì, 2013, IT

- Fast & furious 7, r. di James Wan, 2015, USA

- Humandroid, r. di Neill Blomkamp, 2015, USA-Messico

- I mercenari 3, Patrick Hughes, 2014, USA

- Transformers 4, r. di Michael Bay, 2014, USA

- Skyfall, r. di Sam Mendes, 2012, UK

- Harry Potter e la camera dei segreti, r. di Chris Columbus, 2002

- Van Helsing, r. di Stephen Sommers, 2004, USA

Sitografia

- http://www.atic-ntc.org/Approfondimenti/L%27impatto%20dei%20droni%20sul%20mondo%20cinematografico.pdf

- http://www.aerialclick.com/cose-che-forse-non-sai-sulluso-dei-droni-nelle-riprese-cinematografiche/

- http://www.aerialclick.com/cinema-e-riprese-aeree-le-3-ragioni-di-un-nuovo-amore/

- http://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/tecnologie/2017/05/19/i-droni-pronti-a-diventare-irrinunciabili-sui-set-del-cinema_cf588b5d-bb95-4139-9a94-5956b7e2fa6b.html

- https://www.pressreader.com/italy/il-fatto-quotidiano/20170921/282179356264505

-http://genova.repubblica.it/cronaca/2015/12/05/news/nuove_professioni_del_cinema_i_droni_nei_film-128859643

- http://www.corriere.it/tecnologia/cyber-cultura/17_ottobre_27/stranger-things-2-netflix-nuova-serie-uscita-vintage-8k-droni-533aa4f0-bb06-11e7-bee9-e3cd98ff7b46.shtml

- http://nova.ilsole24ore.com/esperienze/il-cinema-del-drone

http://www.techradar.com/news/photography-video-capture/the-best-5-movie-scenes-shot-using-drones-1302565

http://www.nycdronefilmfestival.com

https://www.birdseyeviewpro.co.uk/top-5-movies-filmed-with-drones/

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Turati IL WAR FILM DEGLI ANNI ’80-‘90

Soggetto

Il War film è un genere nato negli Stati uniti a cavallo della seconda guerra mondiale, principalmente per motivi propagandistici. I film di questo genere trattavano la guerra come un teatro in cui gli eroi potevano dimostrare il proprio valore. Il genere cominciò ad entrare in crisi negli anni ’50, quando uscirono una serie di film fuori dai canoni, e decadde negli anni ‘60-‘70 con il dilagare delle idee pacifiste tra i giovani. Tra gli anni ‘80 e gli anni ‘90 uscirono però una serie di film di guerra di grande successo e che sottolineavano le atrocità della guerra. La gran parte era ambientata in Vietnam. Il videosaggio intende paragonare il war film “classico” con quello degli anni ‘80 - ‘90.

Libri

Il War Film, sulla rivista Cineforum n.243

Il cinema di guerra americano di Giaime Alonge

Guerra di Roberto Nepoti

Filmografia

Il cacciatore, r. di Michael Cimino, 1978, USA

Apocalypse Now, r. di Francis Ford Coppola, 1979, USA

Platoon, r. di Oliver Stone, 1986, USA

Full metal jacket, r. di Stanley Kubrick, 1987, USA-UK

Good Morning Vietnam, r. di Barry Levison, 1987, USA

Nato il 4 Luglio, r. di Oliver Stone, 1989, USA

Caccia a Ottobre rosso, r. di John McTiernan, 1990, USA

Salvate il soldato Ryan, r. di Steven Spielberg, 1998, USA

La sottile linea rossa, r. di Terrence Malick, 1998, USA

Lettere da Iwo Jima, r. di Clint Eastwood, 2007, USA

Sitografia

https://it.wikipedia.org/wiki/Cinema_di_guerra


Gli studenti portano in classe i libri che hanno acquistato sull'argomento della loro ricerca oppure quelli presi in prestito dalla biblioteca e leggono. Se hanno vi sono computer a disposizione analizzano i film. Il docente chiama al tavolo uno ad uno per verificare a che punto sono i diari di lavoro. Si assegna una insufficienza nel caso il lavoro non abbia progredito. L'insufficienza sarà tolta non appena vi sarà un progresso

Questa dinamica viene ripetuta tre volte.

Gli studenti che si trovano più avanti nella fase di ricerca vengono invitati a stendere una scaletta.


LA SCALETTA (8 ore)

Gli studenti, mentre proseguono la fase della ricerca (lettura libri e visione film), vengono invitati a stendere una prima bozza della scaletta. Per scaletta si intende un breve testo composto di 7-10 punti di una riga ciascuna in cui sono riassunti in "ordine di apparizione" gli snodi principali di contenuto del videosaggio. Non avendo terminato la ricerca, la scaletta sarà piena di lacune. Ciò costituirà uno stimolo ad approfondire la ricerca e ad accellerarla. La scaletta viene scritta da tutti in classe, mentre il docente si confronta con gli studenti uno ad uno a mano a mano che terminano.

La scaletta...

costituisce lo scheletro dello sviluppo narrativo del film. Deve essere da subito chiaro al pubblico qual è il tema (introduzione), possibilmente suscitando un minimo di aspettativa. L'arco dei punti deve presentare uno svolgimento logico e ordinato di ciò che si vuole raccontare, in modo che un punto non sia sovradimensionato rispetto agli altri. I contenuti che si possono sviluppare in un video sono pochi in generale, e a maggior ragione in un'opera di 5-10 minuti. Alla fine vi deve essere una conclusione che ha per scopo "far sentire" al pubblico che il film si sta avviando alla fine e di riassumere le ragioni di interesse per il tema trattato.

Si inaugura una nuova serie di documenti su Drive denominati "cognome_scaletta". In esso ogni studente copierà e incollerà il soggetto e a partire da lì redigerà la scaletta.

 Di seguito due esempi di scaletta.


UN NUOVO LINGUAGGIO

soggetto

Dagli anni ’90 e in maggior misura dagli anni 2000 il web si è aperto al video. Oggi si può dire che soprattutto le nuove generazioni consumano le immagini in movimento attraverso il web più che attraverso il cinema e la tv. Il web però non è stato solo un mezzo di diffusione del video, ma ne ha influenzato pesantemente il linguaggio. Il video saggio si propone di analizzare i nuovi mezzi di diffusione che ne derivano e le loro caratteristiche peculiari, e di come l’audiovisivo si sia ramificato in diverse varianti in funzione dei nuovi mezzi di diffusione.

scaletta

1. Brevissima storia del video sul web. Questa presenza ha portato anche a grandi cambiamenti nel linguaggio cinetelevisivo.


2. Formati, legittimato quello verticale


3. Semplificazione del linguaggio, almeno per ora


4. Jump cut (c’era già, oggi diffusissimo)


5. Grandezze scalari spinte vero i piani ravvicinati


6. Inserti con funzione ironica (grafiche e materiali di repertorio)


7. Nascita di nuovi generi (videogamplay)


8. Differenze tra i mezzi di diffusione.


9. La massa è entrata come potenziale produttore. 


10. Una nuova generazione di videomaker che...


IL GENERE DEI SUPEREROI. Le ragioni di un successo

soggetto

Quello dei supereroi è un genere che si è diffuso nei fumetti statunitensi dagli anni ’30. Di film e serie tv che li riguardano ne sono sempre stati fatti, ma la vera esplosione del genere si ha a partire dagli anni 2000. I supereroi sono personaggi che vivono nella contemporaneità, ma che sono dotati di poteri non realistici, quali quello di poter volare, distruggere con un tocco, rendersi invisibili, ecc. Solitamente si scontrano con dei nemici a loro volta dotati di superpoteri. Il videosaggio si concentra più che sul genere in sé, sulle ragioni che ne hanno decretato il perdurante successo. Si utilizzeranno materiali di repertorio e interviste ad esperti.

scaletta

1. Introduzione al tema

2. Dai fumetti ai film 

3. Un po' di storia del genere cinematografico

4. Le ragioni del successo: nei periodi di guerra ed incertezza (anni ‘80, anni 2000), i supereroi comunicano un’idea di forza e di sicurezza (salvare il mondo…)

5. Le ragioni del successo: action e avventura (ha preso il posto di altri generi del passato, come il western), sequenze mozzafiato, un eroe che deve sconfiggere i cattivi e salvare i buoni, ecc.

6. Le ragioni del successo: le saghe, creazioni di mondi e relazioni tra film, personaggi diversi, ritorni, ecc. E questo favorisce una immersione del pubblico in un universo altro.

7. Le ragioni del successo: Identificazione coi personaggi. 

8. Le ragioni del successo: fattore romanticismo e fattore divertimento

9. Conclusioni


REDAZIONE DEI TESTI (8 ore)

Agli studenti viene assegnato prima delle vacanze natalizie il compito di redigere la parte testuale del videosaggio. Il videosaggio conterrà necessariamente uno o più dei seguenti elementi:

a. testo del voice over

b. testo del presentatore

c. testo delle domande da porre ad un intervistato ed il contenuto delle risposte che ci si aspetta (per evitare che i contenuti siano fatti non dallo studente, ma dall'esperto che lui intervista)

d. testo delle scritte (non i crediti)

Vengono...

inaugurati su Drive una nuova serie di documenti intitolati "cognome_testi".

Su questo documento ogni studente incolla la scaletta. A partire da ogni punto della scaletta lo studente procede arricchendola dei contenuti appresi dalla ricerca e dai film visti. 

Dopo questa prima fase lo studente rilegge l'intero testo e lo adatta alla forma che prenderà per essere espresso (voice over o altro).

Al ritorno dalle vacanze il docente si confronta con i lavori degli studenti, indicando i cambiamenti necessari. A mano a mano che uno studente conclude la parte testuale, viene invitato a passare alla fase successiva, quella della sceneggiatura. I testi vengono lasciati più "abbondanti" rispetto alla presumibile forma finale, in quanto dovranno essere adattati al materiale video coi quali si accompagneranno, e conseguentemente "limati". Solo dopo la fase di sceneggiatura (che prevede l'accorpamento della parte testuale con quella visiva) il testo guadagnerà la sua forma definitiva e potrà essere registrato.

Di seguito due esempi di testi.


UN NUOVO LINGUAGGIO

testo del voice over

Il linguaggio audiovisivo sta attraversando una rivoluzione di cui ancora pochi sono consapevoli. E questo grazie all'irruzione di milioni di videoamatori che, utilizzando la Rete e mezzi di ripresa e montaggio sempre più economici, hanno realizzato una quantità senza precedenti di prodotti audiovisivi, rivoluzionando generi e linguaggi.

Fin dai suoi primi anni di vita, la Rete nacque come mezzo per lo scambio di dati e quindi come mezzo di comunicazione. Il video fu inizialmente uno dei contenuti più complessi da mettere in Rete, a causa del suo peso e dell’enorme potenza dei server e delle connessioni necessarie per veicolarlo. Ma la richiesta era tale da spingere l'industria a massicci investimenti in ricerca e apparati. 

14 febbraio 2005: questa è una data incisa nelle fondamenta della storia del video su web. Viene fondato YouTube, e il 23 aprile viene uploadato il primissimo video della storia di questa piattaforma. Si intitola “Me at the zoo”, e rappresenta appunto, un ragazzo allo zoo. Dura 18 secondi, è amatoriale e di pessima qualità, ma ha un’importanza storica destinata a crescere. Un anno dopo Youtube viene comprato da Google. Non è la sola nè la prima piattaforma di questo genere, ma indubbiamente è la più influente, ed è attualmente il secondo sito più visitato al mondo.

Oggi non può sfuggire il fatto che le giovani generazioni consumano la gran parte di immagini audiovisive non attraverso la televisione, non attraverso il cinema, ma attraverso la Rete. Questo nuovo pubblico non è come quello che sedeva per ore davanti alla tv subendo passivamente le scelte di palinsesti tutti uguali: è un pubblico dinamico che non solo sceglie, ma crea e distribuisce. Le barriere che prima separavano gli spettatori dalle opere audiovisive e dai suoi autori sta sgretolandosi. Con pochi soldi, capacità e iniziativa un giovane può far conoscere i suoi video a tutto il mondo. 

Questa esplosione produttiva è guardata con disprezzo da molti addetti ai lavori, per la sua scarsa qualità. Occorre ricordare però che ogni salto in avanti nelle possibilità tecnologiche dell'audiovisivo è stato segnato da un passo indietro sul piano della qualità, basti pensare all'avvento del sonoro. E’ bene dunque ricercare nella massa delle produzioni della Rete, ciò che è diventato segno di stile, cambiamento di linguaggio, affermazione di nuovi modi narrativi. Vediamone alcuni.

La produzione cinematografica e televisiva ha dato vita ad una gran quantità di formati. Che però hanno tutti una caratteristica comune: sono orizzontali. Eppure possiamo facilmente notare che uno dei formati nato e diffuso in Rete è quello verticale. All'inizio era un "errore", condannato da chiunque sapesse di audiovisivo. Eppure il famigerato “video in verticale”, incubo di ogni montatore, compare sulle piazze virtuali insieme ai primi smartphone in grado di registrare filmati. E anche grazie all’incompetenza dei primi utenti che non si curavano di registrare tenendo il telefono in orizzontale. Oggi tuttavia non è lecito crocifiggere chi produce video verticali, dato che appaiono anche nei maggiori siti di informazione e nei TG. Inoltre gli smartphone non sono solo un mezzo di ripresa, ma anche di riproduzione. I video della Rete sono riprodotti in grandissima parte da loro: quale formato migliore, dunque, se non quello verticale?

Un nuovo esercito di amatori si è ritrovato fra le mani mezzi per produrre e diffondere video, creando così una moltitudine di opere piene di mille difetti dovuti alle scarse competenze di linguaggio. Questi "difetti" però, col tempo sono diventati "stile", che ha contaminato anche cinema e tv. E' il caso del jump cut. Si tratta di un taglio che stacca e raccorda due inquadrature dello stesso soggetto, senza variare angolazione o grandezza scalare. Non si tratta di qualcosa di completamente nuovo. Gli autori della Nouvelle Vague sono stati tra i primi ad utilizzarlo. Poi il jump cut è sparito per tornare in auge con alcuni autori degli anni 2000. L'autoproduzione in Rete, però, l'ha diffuso a livello di massa. La ragione sta nel fatto che molti dei video in Rete, specie quelli dei videoblogger, si limitano ad una ripresa fissa di una persona che parla, senza preoccuparsi di disporre di più punti di ripresa per la copertura dei tagli. Il jump cut consente loro di tagliare errori e parti superflue in maniera rapida, limitando i mezzi di ripresa ad una sola telecamera. Da questa limitazione è nato uno stile, a volte imitato da film e programmi televisivi.

In molti video che circolano in Rete la telecamera è posizionata su un tavolo dietro al quale è seduto il presentatore. O comunque le riprese sono girate in ambienti casalinghi ristretti. Per questo gli autori della Rete ricorrono spesso al primo piano o al mezzo busto ravvicinato, quindi con un effetto grandangolo che deforma un po' il viso. Questo segno di linguaggio è caratteristico soprattutto nel genere Vlog.

Anche il software di montaggio e le relative componenti hardware si sono ampiamente diffuse. E la Rete è piena di materiali grafici, video e sonori di ogni tipo: una manna per chi non ha tempo e risorse per produrre materiale originale. Così si è diffusa l’abitudine, nel montaggio dei video di Rete, di utilizzare materiale di repertorio, infografiche, preset, immagini o qualsiasi cosa possa rendere più accattivante il prodotto.

Sono nati nuovi generi audiovisivi, tipici della Rete. Spesso sono fondati sul riciclo di materiali di repertorio, come Poop e MLG Parody. Nel caso delle Poop vengono riutilizzati spot, programmi, film o qualsiasi cosa sia popolare, per effettuare un loro rimontaggio grossolano e randomico al fine di mutarne la natura e in alcuni casi creare delle nuove storie. Lo scopo principale è quello di divertire lo spettatore con inserzioni demenziali. L'MLG Parody è una variante che parodizza le competizioni della Major League Gaming, il più importante ente che gestisce gli Esports. 

La Rete è una, ma i mezzi con cui i suoi contenuti vengono veicolati sono parecchi. I video devono adattarsi al contenitore per essere efficaci. Ad esempio su Facebook un prodotto audiovisivo deve durare poco, deve essere fruibile anche senza il sonoro e possibilmente deve adottare il formato quadrato. Su youtube è preferibile un rapporto 16:9, ma c’è una gamma molto ampia di possibilità comunicative, basta che il prodotto sia ben etichettabile, cioè identificabile come appartenente ad un genere. Del resto su Netflix un prodotto efficace deve soddisfare standard di qualità professionali, pari a quelli cinematografici.

A parte quest’ultimo, quasi tutte le altre piattaforme di fruizione video sul web puntano a rifornirsi di materiale postato dalla stessa utenza, che, come abbiamo visto, si è improvvisata regista, operatore, montatore... Da questo caos sta nascendo una nuova generazione di videomaker che ha intenzione di portare sul web prodotti sempre più complessi e con standard qualitativi sempre più elevati. È possibile infatti imbattersi già oggi in alcuni canali che realizzano cortometraggi, servizi giornalistici o addirittura webseries di buon livello, coniugando la tradizione del cinema e della tv con i nuovi linguaggi del web.



IL GENERE DEI SUPEREROI. Le ragioni di un successo

testo del voice over

I film dei supereroi hanno, in questi ultimi anni, riscontrato tanto successo, ma per comprenderlo appieno si deve partire dalle caratteristiche tipiche di questi personaggi. I supereroi sono dotati di grandi poteri o incredibili abilità, derivati da errori, esperimenti scientifici, allenamenti molto intensi o semplicemente provengono da altri pianeti. Il loro obiettivo? Salvare il mondo. 


L’origine delle storie sta nei fumetti. I fumetti dei supereroi sono nati intorno agli anni ‘40. Alla vigilia della seconda guerra mondiale, la popolazione aveva bisogno di eroi invincibili e giusti cui affidare le proprie speranze, scappando da paure e incertezze. I fumetti dei supereroi sono tuttora diffusi in tutto il mondo e sin dagli anni ‘50 ne furono proposte versioni cinematografiche e televisive. 


Fu a partire dagli anni ‘80, che nacquero i primi film di supereroi a grande investimento, come Superman e Batman, vennero portati sul grande schermo e furono campioni di incassi. Il periodo degli anni ‘80 ci fu un ulteriore fase di crisi e di disagio: l’ottimismo degli anni ‘60 e ‘70 era svanito e i supereroi erano gli unici in grado di porre rimedio ai problemi che apparivano insormontabili all’uomo comune. I supereroi hanno sempre incarnato valori come la sicurezza, la lealtà e il sacrificio, rappresentando un ottimo antidoto contro ansie e fobie collettive.


Non a caso il genere fu rilanciato nel corso degli anni 2000, un decennio di guerre e terrore, infatti il numero di film crebbe in modo esponenziale.

La ragione principale per cui i film dei supereroi hanno avuto successo è che questi personaggi in costume comunicano un’idea di forza e di sicurezza che nel mondo moderno è venuta a mancare, infatti questi film si sviluppano nella contemporaneità affrontando problemi reali come l’uso del nucleare oppure le guerre catastrofiche.


Un film di supereroi è in grado di farti evadere dalla realtà, grazie all’immersione totale in un universo parallelo, pieno di intrecci di storie e dettagli sempre nuovi.


Il genere favorisce l’identificazione da parte dei giovani spettatori. A chi non piacerebbe essere un supereroe? Ormai ne esiste un numero così vasto che ognuno può trovarvi il suo preferito, colui che lo rispecchia.


Il genere è ricco di spettacolarità e azione grazie a sequenze mozzafiato, piene di effetti speciali, a combattimenti impressionanti che catturano il pubblico e non lo abbandonano fino alla fine del film. Il genere ha preso dunque il posto di altri generi, come il western o l’action movie. 


Oltre ad essere un concentrato di azione i film dei supereroi utilizzano anche altri elementi narrativi, al fine di attrarre un numero maggiore di pubblico: la trama principale è spesso affiancata da una storia romantica e da alcune scene più comiche.


I generi cinematografici si modificano nel tempo cioè hanno un inizio e una fine che dura più o meno una decina di anni. Ma con i film dei supereroi stiamo scoprendo che non è sempre così. Infatti questo genere sta durando più del previsto e abbiamo tutte le ragioni per credere che non si spegnerà così presto.


LA SCENEGGIATURA (18 ore)

Dopo la scrittura del testo guida, gli studenti sono invitati a redigere la sceneggiatura. In pratica si tratta di capire come visualizzare o accompagnare il testo e/o come inframezzarlo con scene o altro. 

Viene inaugurato un nuovo documento su Drive condiviso tra studente e docente, denominato sceneggiatura_cognomestudente

Sul documento vengono incollati i testi (voice over, testi grafici, ecc.) associandovi i media che verranno presumibilmente utilizzati (ad esclusione della musica).

Quindi vanno collocati i riferimenti a:

• spezzoni video di repertorio (titoli dei film o dei documentari con relativo timecode o un titolo identifichi la scena)


• spezzoni di interviste già realizzate 

• fotografie (link a, oppure indicazioni per il reperimento)


• grafiche (link a cartelloni, animazioni, ecc.)


• riprese autoprodotte (come le si prevede)


Si può sviluppare la sceneggiatura su due colonne (a sinistra il visivo e a destra il testo), oppure frammentare il testo e far seguire ad ogni frase i riferimenti alle scene che saranno utilizzate, oppure un altro metodo a scelta. L’importante è che sia chiara la relazione tra il testo e la sua visualizzazione.


Esempio di sceneggiatura

VOLARE NEL CINEMA. I droni.

 

Fin dalla notte dei tempi, l’uomo ha sempre cercato di staccarsi da terra per vedere il mondo dall’alto.

Incipit di Andrei Rublev

 

Grazie ai droni oggi questo sogno è alla portata di tutti. 

Alla fine della frase dissolvenza sul nero con il drone bebop 2 

 

Il drone è frutto di ricerche in ambito militare, finalizzate ad evitare perdite umane nelle zone di guerra.

 Immagini di droni militari  (scene di bombardamenti riprese da piccoli droni)

Immagini 1 us drone strike kills, 2 cp-irs

 

Negli ultimi anni, la tecnologia del drone si è diffusa anche in ambito civile. Non si tratta dunque di una vera innovazione tecnologica, ma di una novità di impiego operativo. 

Immagini di parrot bebop2, dji phantom 4,mavic, matrice 600. 

Riprese di carrellate e panoramiche realizzate in proprio.

 

Le applicazioni di questa tecnologia sono innumerevoli: monitoraggio... sorveglianza... controllo selettivo dei terreni... ripresa video.... 

Sorveglianza ripresa: il drone gira attorno ad un territorio. 

Riprese drone, riprese del pilota con fpv, riprese in prima persona del drone.

Monitoraggio terreni: link video https://www.youtube.com/watch?v=SaztuWuDEsg (scene dove l’ala fissa o il quadricottero passa sopra il campo e digitalizza i dati.

Ripresa video: riprese del pilota del drone in terza e prima persona.

 

Un drone per la ripresa video è costituito da alcuni elementi essenziali: gps, motori bruschless, propulsori, esc, videocamera, gimbal (fisico/digitale), ricevitore, batteria, telaio, dispositivo di controllo, giroscopio. 

Per ogni componente una immagine che occuperà una parte di inquadratura; a mano a mano che i componenti sono citati, appariranno nell’inquadratura. Una volta che tutte le componenti saranno nell’inquadratura ci sarà un effetto che farà scomparire le componenti e apparire un drone modello bebop 2 con gimbal digitale, phantom 4 pro plus gimbal fisico, drone in kit walkera o drone race.

 

L’utilizzo del drone è sempre più massiccio in ambito cinematografico. Viene apprezzata la sua flessibilità. 

Carrellata di film 

skyfall (Sam mendes) :

https://www.youtube.com/watch?v=eZ_Ki2yfkKQ

0.15-0.17; 1.10-1.13.

fast&furios7 (James Wan)

https://www.youtube.com/watch?v=nFGupoehQik quasi tutte le inquadrature 

Point Break (Ericson Core)

https://www.youtube.com/watch?v=etrI_9uVTmw molte inquadrature mentre scendono con lo  swouboard. 

 

Ci si immagina un'inquadratura e un minuto dopo la si può realizzare. Il drone rende tutto più semplice. A condizione che venga usato in maniera competente. 

Persona ripresa, grafica tipo fumetto che dove c’è scritto a che scena pensa, ripresa del telecomando del bebop 2  e ripresa del drone della ripresa citata in precedenza

https://www.youtube.com/watch?v=OnlSRBTG5Tw link inquadratura dove l’attore “pensa”.

 

Il drone nel cinema può rimpiazzare molti strumenti che tradizionalmente venivano utilizzati per realizzare movimenti di camera, come gru, dolly, steadicam, camera car, elicotteri.

Per ogni strumento si mostra una foto corrispondente. 

 

Osserviamo questa scena di Shining: i due attori erano stati ripresi da una steadycam. 

Scena dove l’attore guarda il  labirinto  e poi appaiono i due attori che camminano all’interno di essi.

Scena dove i due attori entrano nel labirinto e lo visitano.

 

Ora osserviamo con questa ricostruzione come sarebbe risultata la scena con l’uso di un drone.

Scena dove l’attore guarda il  labirinto  ripreso dall’alto e poi appaiono i due attori che camminano all’interno di essi.

Scena dove i due attori entrano nel labirinto e lo visitano. 

 

Il primo cortometraggio girato con il solo ausilio del drone è “In The robot skies”: racconta di due giovani che si conoscono e comunicano utilizzando le proprie macchine volanti. 

link del trailer:  https://www.youtube.com/watch?v=8nFAgfQzBmQ da rimontare (scene principali dove si vedono i giovani che si conoscono e messaggiano). 

 

E’ nato anche un festival dedicato ai film realizzati, almeno al 50%, con l’uso di droni: il “New York City Drone Film Festival”.  

Logo del festival, ripresa e immagini di diversi droni, piloti ripresi mentre il drone è in volo, riprese  in prima persona del drone.

 

Grazie alla facilità d’uso e ai costi limitati, oggi tanti videomaker utilizzano i droni.

Non solo. Rendendo semplice il movimento di camera e accessibile una ripresa da angolazioni difficili, il drone ha amplificato grandemente le possibilità linguistiche del mezzo cinematografico.  

 Inquadrature autoprodotte: a piombo, panoramiche e altre riprese  inquadrando montagne o paesi da altezze elevate, carrellata passando sopra ad una casa.

 

Queste macchine partecipano dunque della grande rivoluzione in corso che ha avvicinato milioni di persone alla possibilità di fare cinema, senza limitarsi a guardarlo. 

 Persone “normali” sono inquadrate mentre riprendono paesaggi. 

Inquadrature di videomaker (Human Safari, Andrea Galeazzi) https://www.youtube.com/watch?v=gn2g2NKOhfA, https://www.youtube.com/watch?v=dz3fWKDnrz0

Inquadrature inquadrature di descrizione del territorio (panoramiche e carrellate).

 

L’era dei droni è appena cominciata.

Drone che è frontale all’inquadratura prende quota ed esce di scena in modo molto veloce, nell’uscire ci sarà una sfumatura sul bianco. In seguito i titoli di coda sul bianco con le scritte nere.


L'ACQUISIZIONE DEI MEDIA (10 ore)

Una volta completata la sceneggiatura la fase letteraria è conclusa. Comincia quella di acquisizione dei media, in modo da trovarsi al tavolo di montaggio con tutti i materiali a disposizione.

I media possono essere:

- scene tratte dai film

- voice over

- riprese autoprodotte

- presentazioni

- interviste

- fotografie

- grafiche

- animazioni

- musiche

Ogni studente appronta sul proprio hard disc una cartella di progetto dove inserirà tutti i materiali che gli serviranno per il montaggio.

Prima di acquisire scene dai film gli studenti dovranno decidere se lavoreranno ad un videosaggio con qualità SD o HD e  se avrà un rapporto d'aspetto 4:3 o 16:9. 

Se il videosaggio si basa quasi interamente su materiali tratti da DVD, ad esempio, è inutile lavorare in HD. 

Quando si esportano le singole scene, è bene utilizzare sempre gli stessi parametri.


LA REGISTRAZIONE DEL VOICE OVER (10 ore)

Gli studenti che finiscono la sceneggiatura passano alla fase successiva: la raccolta dei media. A mano a mano che si libera la sala, registrano il voice over, se presente, oppure la voce del presentatore, perché potrebbe essere comunque utile in sede di montaggio. Ogni studente può scegliere se interpretare in prima persona il voice over oppure affidarlo a qualcun altro. 

Il docente spiega come realizzare il voice over.

Il voice over non può avere le stesse caratteristiche del parlato di tutti i giorni. In particolare:

a. la velocità è minore: le sillabe vanno tutte scandite, senza mangiarsele e pronunciandole tutte allo stesso volume;

b. la parlata milanese tende a rendere alcune vocali (come la e) troppo aperte;

c. la parlata giovanile tende a separare il soggetto dal verbo, che invece vanno uniti;

d. la frase va pronunciata con una certa musicalità, evitando la monotonia che viene spontanea quando si legge un testo ad alta voce;

e. se il testo presenta frasi troppo complesse o parole sulle quali ci si incespica, si deve senz'altro semplificarlo;

f. quando si pronunciano parole o acronimi stranieri ci si deve accertare della loro corretta pronuncia;

g. la punteggiatura va letta, e quando c'è un punto, va segnalato con la giusta intonazione;

h. se necessario, il testo può essere suddiviso in segmenti che indicano le parti delle frasi da leggersi senza stacchi;

i. parole o locuzioni particolari dovrebbero essere enfatizzate attraverso rallentamenti o cambiamenti di tono.

Sul piano tecnico è inutile bloccare la registrazione ogni volta che si sbaglia, meglio proseguire e registrare tutti i tentativi di pronuncia della singola frase. Successivamente si provvederà a tagliare le ripetizioni sbagliate. 


IL MONTAGGIO (40 ore)

Il montaggio segue le seguenti fasi:

1. viene prima collocato sulla timeline il voice over, spezzandolo in vari punti;

2. vengono collocati i media sulla timeline. Non si fa attenzione in questa fase a volumi, attacchi, ecc. ma si testa la tenuta narrativa e la durata del video; a questo punto è pronta la prima versione, che viene controllata dai docenti i quali danno suggerimenti "strutturali": accorciare pezzi di contenuto, separare pezzi di voice over, scegliere materiali diversi, ecc.

3. si realizza un montaggio "fine" anche se per ora senza aggiustare i volumi. I docenti controllano questa seconda versione e forniscono suggerimenti puntuali: qualità degli attacchi, presenza di "buchi", ecc.

4. viene controllato l'audio per quanto riguarda volumi e "entrate" e "uscite". Terza revisione.

Alcuni studenti oltre a spezzoni di film realizzano anche presentazioni per accompagnare o sostituire il voice over.

Gli studenti per partecipare al festival di Pesaro devono consegnare il video entro la fine di maggio. Ogni videosaggio consegnato è visionato dalla classe che dà ulteriori suggerimenti migliorativi. Qui sotto è l'elenco dei videosaggi prodotti dalla classe.


La rottura della quarta parete nel cinema. Il videosaggio indaga le ragioni che portano autori e generi a rompere l'illusione cinematografica. Videosaggio di Lidia Bellotti, as 2017/18, ITSOS Albe Steiner, Milano


Buster Keaton. Una introduzione alla vita e allo stile di Buster Keaton, uno dei grandi del cinema muto statunitense. Videosaggio di Tommaso D'Annunzio, as 2017-2018, Itsos Albe Steiner, Milano.


Tim Burton, un modo di vedere la vita. Il videosaggio costituisce una introduzione allo stile e ai temi che caratterizzano la filmografia del regista statunitense Tim Burton. Videosaggio di Alessandro Chiari, as 2017-18, Itsos Albe Steiner, Milano.


I viet-movies. Il videosaggio individua le caratteristiche comuni di quei film statunitensi che tra gli anni '80 e '90 hanno affrontato la guerra del Vietnam. Videosaggio di Lorenzo Turati, as 2017/18, Itsos Albe Steiner, Milano


Volare nel cinema. L'utilizzo del drone nel cinema. Il videosaggio illustra il funzionamento e le modalità di . Videosaggio di Luca Tacconi, as 2017-2018, Itsos Albe Steiner, Milano.


Tarantinomania. Il videosaggio passa in rassegna le particolarità dello stile e dei temi tipici dell'autore statunitense Quentin Tarantino, individuandole come le ragioni che ne spiegano il grande successo di pubblico. Videosaggio di Riccardo Sabbattini, as 2017/18, Itsos Albe Steiner, Milano.


Cinemilano. Il videosaggio attraversa alcuni luoghi odierni di Milano, confrontandoli con l'immagine cinematografica offerta da film del passato. Videosaggio di Luca Rebosio, as 2017-2018, Itsos Albe Steiner, Milano.


Il colore delle emozioni. L'arte del cinema e i colori. La videotesina tratta della lenta introduzione del colore nella fiction cinematografica e l'importanza che ricopre nel sottolineare o suscitare emozioni nel pubblico. Videotesina di Andrea Eleonora Protti, as 2017/18, Itsos Albe Steiner, Milano


Donne guerriere. Il lungo viaggio delle donne nel cinema e nella TV. Videotesina di Dayanna Mendieta, as 2017/18, Itsos Albe Steiner, Milano


Il cinema faccia a faccia con la mafia. Il videosaggio passa in rassegna l'atteggiamento che il cinema italiano negli ultimi cinquant'anni ha tenuto nei confronti del fenomeno mafioso. Videosaggio di Elisa Indovina, as 2017/18, Itsos Albe Steiner, Milano


Prima e dopo. Il cinema e l'evoluzione delle donne. Il videosaggio confronta i tipici modelli di personaggi femminili del cinema sino agli anni '50 con quelli emersi a partire dagli anni '90. Videosaggio di Filippo Fagnani, as 2017-2018, Itsos Albe Steiner, Milano.


Tecniche da paura. Le tecniche linguistiche usate nel genere horror. Il videosaggio passa in rassegna i mezzi del linguaggio audiovisivo utilizzati dagli autori di film horror per incutere paura nel pubblico. Videosaggio di Irene De Santis, as 2017-2018, Itsos Albe Steiner, Milano.


Un nuovo linguaggio. Sviluppo e diffusione dei video sul web. Il videosaggio indaga i cambiamenti del linguaggio cinetelevisivo stimolati dall'adeguamento delle opere audiovisive ai formati e alle modalità di fruizione di internet. Videosaggio di Fabio Cazzato, as 2017-2018, Itsos Albe Steiner, Milano.


Western a confronto. Il videosaggio mette a confronto il western classico con lo spaghetti western, sottolineandone soprattutto le differenze. Videosaggio di Mattia Cavaliere, as 2017-2018, Itsos Albe Steiner, Milano.


Rupaul. The queen of the night. Il videosaggio, dopo una breve introduzione sulla figura della Drag Queen, si sofferma sulla carriera di Rupaul, sottolineando soprattutto le sue partecipazioni cinematografiche. Videosaggio di Elisa Carrera, as 2017-18, Itsos Albe Steiner, Milano.


La scenografia di Dante Ferretti. La carriera e lo stile di Dante Ferretti, uno dei grandi della scenografia italiana. Videosaggio di Margot Begnamini, as 2017-2018, Itsos Albe Steiner, Milano.


Binge Watching. La dipendenza da serie TV. Il videosaggio, attraverso l'esempio di "Orange is the New Black", illustra i meccanismi narrativi che permettono alle serie TV di creare una vera e propria "dipendenza" di vasti settori di pubblico. Videosaggio di Vittoria Nencioni, as 2017-2018, Itsos Albe Steiner, Milano.


I baci nel cinema. Dal più innocente al più scabroso. Il videosaggio offre una carrellata sulla rappresentazione cinematografica del bacio, mostrando come essa sia intimamente legata con la storia e l'evoluzione della società. Videosaggio di Beatrice Grassi, as 2017-2018, Itsos Albe Steiner, Milano.


Georges Méliès. Il videosaggio ripercorre le tappe principali della carriera artistica di uno dei pionieri del linguaggio cinematografico: Georges Méliès, soffermandosi soprattutto sui suoi "trucchi", sospesi tra teatro e cinema. Videosaggio di Gabriele Masiello, as 2017-2018, Itsos Albe Steiner, Milano.


L'effetto Kulesov e l'importanza del montaggio. Il videosaggio spiega l'importanza del montaggio a partire da un famoso esperimento degli anni '20 condotto da un esponente dell'avanguardia sovietica: Lev Kulesov. Videosaggio di Yeraldine Haz Ruiz, as 2017-2018, Itsos Albe Steiner, Milano.


Gangster, biografia comune. Il videosaggio analizza le caratteristiche tipiche del personaggio cinematografico del gangster, protagonista dell'omonimo genere cinematografico statunitense, che ha guadagnato grande successo di pubblico negli anni '90. Videosaggio di Luca D'Urso, as 2017-2018, Itsos Albe Steiner, Milano.


La musica per film. Il videosaggio indaga l'importanza della musica per film e le diverse funzioni che essa svolge. Videosaggio di Giovanni D'Avino, as 2017-2018, Itsos Albe Steiner, Milano.


Il genere supereroi. Le ragioni di un successo. Il videosaggio, dopo una breve introduzione storica, indaga le ragioni che hanno determinato il successo più che ventennale del genere supereroi. Videosaggio di Xenia Dal Pra, as 2017-2018, Itsos Albe Steiner, Milano.


Le maschere di Jim Carrey. L'evoluzione di un grande attore comico. Il videosaggio ripercorre le tappe principali della carriera dell'attore comico statunitense Jim Carrey, soffermandosi sulle caratteristiche peculiari del suo stile interpretativo. Videosaggio di Luca Di Francesca, as 2017-2018, Itsos Albe Steiner, Milano.