Qui di seguito viene descritto il metodo di lavoro per arrivare alla realizzazione di uno spot in classe. Le modalità ovviamente cambiano se si decide di realizzare non uno ma più spot, dividendo la classe in gruppi.
Formati tipici, distribuzione, riferimenti storici, modalità produttive, figure professionali coinvolte. L'obiettivo di questa fase è fornire agli studenti gli elementi essenziali sul piano teorico di questa specifica forma di prodotto audiovisivo.
Vengono visti e analizzati spot di diversa tipologia (sia commerciali sia di pubblica utilità). Si propone poi una scheda di analisi e la si mette alla prova analizzando in classe uno spot secondo quel metodo. Infine si assegna un compito da svolgere a casa: ogni studente dovrà scegliere uno spot e analizzarlo secondo la scheda data. Alla consegna si guardano e commentano insieme gli spot scelti.
Viene analizzato il brief: cioé il prodotto o il tema (se è una pubblicità di utilità sociale) riguardo al quale realizzare lo spot. Si deve comprendere l'obiettivo della comunicazione (dunque quali aspetti si vogliono sottolineare in modo da comunicare un messaggio preciso) e del target (che non può essere generico). Si devono compiere due ricerche. La prima riguarda il committente: caratteristiche dei prodotti che commercializza, a quale clientela si rivolge, qual è l'immagine di sé che cerca di veicolare attraverso le pubblicità passate (sia grafiche che video). La seconda riguarda gli spot che sono stati realizzati per prodotti simili. Al termine di queste ricerche, che possono essere realizzate in classe, a gruppi o individualmenti, si dovrebbe produrre una visualizzazione dei risultati. Ad esempio una presentazione.
Gli studenti dovrebbero elaborare il concept, ovvero l'idea su cui si baserà lo spot. Si tratta di poche righe di testo, ma che dovrebbero essere "ben pensate". Il lavoro può essere individuale o di gruppo. I lavori vengono esposti e contestualmente si apre il dibattito moderato dal docente per scegliere l'idea o le idee più efficaci (alcune possono essere in qualche modo "fuse"). Una volta scelto il concept (o i concept) lo si deve sviluppare. Può essere utile la realizzazione di un moodboard per raccogliere idee e visualizzare concetti.
Dal concept (o dai concept) si ricava una sceneggiatura. Anche nel caso il concept sia uno solo può essere utile dividere la classe viene divisa in gruppi, ognuno dei quali lavorerà sullo stesso concept sviluppandolo in una sceneggiatura (formato "all'italiana"). Il docente analizzerà poi i lavori e proporrà successivamente una sintesi che verrà discussa in classe ed eventualmente modificata.
In classe a partire dalla sceneggiatura, si discute quali sono le inquadrature necessarie per tradurre in immagini la sceneggiatura. Ne deriva una shot list oppure una sceneggiatura tecnica. Il docente dovrà sorvegliare che le proposte emerse consentano effettivamente di limitare la durata dello spot a 30".
A seconda delle competenze presenti in classe viene affidato ad uno studente o a un gruppo o a più gruppi la realizzazione dello storyboard. Sarebbe opportuno che lo storyboard potesse essere contenuto in una sola facciata di foglio A3 (detto "board"). Lo storyboard può anche essere realizzato con immagini generate dall'AI oppure con fotografie. Una volta approvato, il board viene fotocopiato in più copie.
Si distribuiscono i ruoli. Nel caso si prevedano più giorni di lavorazione i ruoli possono essere ricoperti a rotazione oppure si possono creare "posti" di assistente di determinati ruoli. Se gli spot in una classe sono più di uno si può ridurre il numero dei ruoli. I ruoli riproducono più o meno quelli del mondo reale, ma con qualche cambiamento dovuto ad esigenze didattiche. I ruoli difficilmente riducibili (il minimo) sono:
- Producer. Nel mondo reale per spot di un certo rilievo i ruoli organizzativi/produttivi sono più di uno. Nel caso dell'esperienza scolastica sarà uno solo, eventualmente coadiuvato da assistenti. I suoi compiti: tenere i rapporti con il docente su tutte le questioni organizzative (quindi il docente non si rivolge alla troupe o al regista per quelle problematiche, poiché è solo relazionandosi esclusivamente al producer che si valorizza il suo ruolo e se ne difende la autorevolezza presso il resto della classe) e con le istituzioni scolastiche coadiuvando il docente (permessi, ritiro e consegna attrezzature, rapporti con personale ata, ecc.); redigere, sentito il docente e il resto della troupe, il piano di lavorazione e gli ordini del giorno e farlo rispettare; sorvegliare le riprese in modo che vengano rispettati i tempi di lavorazione, è l'unico che può sollecitare il regista se questi si attarda con troppe prove o take; in generale il producer deve sgravare il regista da qualsiasi preoccupazione di tipo organizzativo (salvo il rispetto dei tempi). Se si ha necessità di distribuire più ruoli, uno può essere la segretaria di edizione. Ha il compito di scattare foto delle scene in modo che da un giorno all'altro ci sia continuità tra le inquadratura dal punto di vista del taglio, dei costumi, della scenografia in modo da evitare che tra due inquadrature che al montaggio faranno parte della stessa sequenza ma che sono girate in giorni diversi risultino incongruenti (perché in una l'attore ha un vestito o un accessorio diversi dall'altra oppure perché in una l'attore guarda in una direzione e nella successiva da un'altra oppure un oggetto era posato su un mobile e poi sparisce, ecc.), appuntarsi in maniera ordinata (eventualmente in bollettini di edizione) i take realizzati e quali in sede di ripresa sono giudicati dal regista buone, riserva, scarto). Nel caso si utilizzi il ciak, la segretaria può assumersi il ruolo di gestirlo. Altrimenti si può creare un ruolo apposito di ciakkista. Un altro ruolo può essere quello dell'aiuto regista. A lui può essere delegata la redazione dell'ordine del giorno in coerenza con il piano di lavorazione. Può assumere anche il compito di coordinare le comparse sul set e risolvere i problemi organizzativi che potrebbero emergere durante le riprese. Un altro ruolo può essere quello del runner: al momento delle riprese si scopre che manca sempre qualcosa o a livello di attrezzature o a livello di scenografia, per questo il runner deve sapere come e dove muoversi nella scuola. Il runner inoltre può tenere i rapporti tra diversi membri della troupe, telefonare ai ritardatari, ecc. Segretaria di edizione e runner dipendono dal producer.
- Regista. Il regista deve realizzare le inquadrature stabilite nello storyboard. In questo c'è una variazione rispetto al mondo reale dove lo storyboard in uscita dalla agenzia di pubblicità può essere poi modificato, d'accordo l'agenzia e il cliente, dalle proposte del regista. Anche in ambito scolastico comunque è bene lasciare il regista libero di operare delle limitate modifiche allo storyboard, magari realizzando inquadrature in più rispetto a quelle previste. Il regista inoltre dirige gli attori anche promuovendo delle prove prima delle riprese. Durante le riprese il regista chiama il ciak, l'azione e lo stop. Decide inoltre, sentiti il fonico e l'operatore, se una ripresa è buona, scarto o riserva e dunque quanti take realizzare. Solo il regista (non l'attore, non l'operatore, non il fonico) può imporre lo stop di una ripresa.
- Operatore. L'operatore gestisce la videocamera: realizza le inquadrature indicate dal regista (che è bene non guardi nel mirino e si fidi dell'operatore). Se non si ha a disposizione un monitor esterno collegato alla camera, l'operatore su richiesta del regista mostra la ripresa effettuata. Dà la sua opinione al regista sul piano strettamente fotografico della ripresa appena effettuata. È l'operatore che cura il setting della camera (formato di registrazione, otturazione, diaframma, bianco, ecc.) e il fuoco (a meno che non si stabilisca che a farlo è un focus puller/assistente ai fuochi). Il fuoco deve essere manuale. Un altro ruolo associato può essere quello di DIT (Digital Image Technician): inserisce la scheda SD (eventualmente la formatta e custodisce una SD di riserva) e la estrae, scarica i file (tutti, anche quelli scarto e riserva) su un hard disk, curando di duplicarli anche su un altro dispositivo. Tutti i file vanno rinominati in maniera logica (ad esempio con il numero della scena, il take e la qualità, come 03-05-B). Nel caso non si assegni questo ruolo e relativi compiti vanno svolti dall'operatore. Vi può essere anche il ruolo di aiuto-operatore: custodisce le batterie di riserva e si assicura della loro ricarica, accende e spegne la camera; eventualmente può ricoprire il ruolo di macchinista: porta e monta il treppiede o altri supporti, assiste l'operazione nei movimenti di camera. Nel caso questi compiti non siano delegati, se li deve assumere l'operatore.
- Direttore della fotografia. Il direttore della fotografia (o DOP) si occupa dell'illuminazione. Deve prendere accordi sia con l'operatore che con il regista (deve sapere dove verrà collocata la camera e far sì che le fonti di luce nascoste non entrino in campo), scegliere e sistemare gli illuminatori assicurando la loro alimentazione (a corrente o a batteria) prima delle riprese, facendo trovare la scena pronta al momento delle riprese (se svolge anche la parte degli elettricisti può essere chiamato tecnico luci). Può essere coadiuvato da uno o più elettricisti. Se la scuola non ha a disposizione illuminatori si dovrà comunque valutare l'impatto delle luci presenti e di quella proveniente dalle finestre. In quest'ultimo caso il ruolo può essere soppresso e affidato all'operatore.
- Scenografo. Lo scenografo si occupa della scena senza gli attori. Deve compiere sopralluoghi e capire quali modifiche servono all'ambiente. Recuperare oggetti di scena che sono impliciti nello storyboard e renderli disponibili al momento delle riprese ed eventualmente custodirli. Dovrebbe occuparsi anche del compito dell'attrezzista, ad esempio se vi è la necessità di effetti di scena, come l'uso di sangue finto, ecc. Se non si prevedono particolari cambiamenti ambientali e ci fosse scarsità di risorse umane il ruolo può essere soppresso e affidato ad altri oppure unificato a quello di costumista. Il costumista deduce dallo storyboard i costumi che sono necessari. Per evitare contrattempi, i costumi dovrebbero essere lasciati a scuola per tutti i giorni di ripresa e custoditi a cura del costumista. Si può creare un ulteriore ruolo (o nel caso affidarlo al costumista) per il make-up artist.
- Fonico. Il tecnico del suono si occupa delle riprese audio. Dunque appronta l'attrezzatura necessaria (microfoni, cavistica e cuffia), la dispone sul set e sorveglia in cuffia la registrazione durante le riprese segnalando al regista, dopo lo stop, eventuali problemi. Cura anche la parte audio dei setting della camera. Nel caso la registrazione audio sia separata (cioé il segnale non vada in camera ma su un dispositivo separato) è necessario il ciak per la successiva sincronizzazione ed è bene separare i ruoli del microfonista (che tiene il boom o microfona gli attori) da quello di tecnico del suono (che gestisce il registratore audio e ascolta in cuffia).
Dunque, per riassumere, questi sono esempi di assetti possibili di una troupe scolastica (dipende anche dal tipo di prodotto da realizzare):
troupe minima: producer (si assume anche il ruolo di segretaria di edizione, scenografo e costumista), regista, operatore (si assume anche il ruolo di DIT, direttore della fotografia e di fonico).
troupe media: producer, regista, operatore, tecnico luci, scenografo (e costumista), fonico.
troupe ampia: producer (eventualmente con l'aiuto di runner e aiuto regista), segretaria di edizione, regista, operatore (eventualmente con un aiuto operatore, un assistente ai fuochi, un macchinista), DIT, direttore della fotografia (eventualmente con uno o più elettricisti), scenografo, costumista (eventualmente con la presenza di un make up artist), microfonista, tecnico del suono.
L'organizzazione della produzione comprende la stesura di una serie di documenti. Più sotto ne proponiamo alcuni che nello spirito sono quelli utilizzati nel mondo reale. Nella forma concreta però rispondono alle esigenze pratiche di un progetto didattico. Non si deve dimenticare che questi documenti servono per organizzare meglio, concretamente la produzione. È inutilmente pesante utilizzare gli schemi del mondo reale che servono a raggiungere scopi più complessi. Gli studenti devono percepire la loro utilità pratica, per questo devono aderire strettamente alle esigenze di una produzione scolastica.
La prima attività guidata dal docente deve essere una lettura tra le righe della sceneggiatura o dello storyboard. Se ne devono ricavare:
- l'elenco del fabbisogno tecnico, ovvero tutte le attrezzature (compresi accessori e supporti) necessarie alle riprese video e audio;
- l'elenco del fabbisogno scenico ovvero tutto ciò che è necessario alla realizzazione della scena a parte le attrezzature, quindi: oggetti di scena, materiali per effetti speciali e make-up, costumi, parrucche, ecc.
Una volta individuata la troupe si deve procedere alla stesura del piano di lavorazione che deve comprendere i giorni di ripresa e chi vi è impegnato.
Durante le riprese ogni giorno per il giorno successivo si può redigere l'ordine del giorno che stabilisce chi e quando è impegnato nelle riprese. E' utile che vi siano trascritti anche le variazioni nel fabbisogno tecnico e in quello scenico.
Durante le riprese la segretaria di edizione può compilare un bollettino di edizione con l'elenco delle riprese effettuate, il giudizio che se ne dà, più eventuali note riguardanti la continuità.
NB Il piano di lavorazione professionale usualmente non comprende i membri della troupe
NB L'ordine del giorno professionale non contiene il fabbisogno tecnico e il fabbisogno scenico
Le riprese devono essere il più possibile concentrate. Trattandosi di un "film di 30" si dovrà porre massima attenzione alla qualità, senza accontentarsi di un solo take per inquadratura. Per la stessa ragione è bene, se si hanno dubbi, realizzare anche inquadrature diverse da quelle previste nel board.
Le riprese dovranno subito essere scaricate dalle SD e copiate su due dispositivi di archiviazione.
Prima del montaggio il materiale deve essere organizzato. Le clip del girato cioé devono essere rinominate e raggruppate. Si può scegliere il metodo che si ritiene più efficace. Una possibilità è quella di rinominare tutte le clip con i numeri delle scene, delle inquadrature e dei take corrispondenti alla sceneggiatura tecnica o alla shot list (e che dovrebbero essere stati fatti propri dal ciakkista) con in fondo la sigla della valutazione qualitativa. Ad esempio: 02_01_10_B significa che si tratta della clip relativa alla seconda scena, prima inquadratura, decimo take e che è stata giudicata "buona". Una volta classificate tutte le riprese realizzate, comprese quelle dell'eventuale backstage, si dovrebbe creare una cartella con tutte le riprese utili per il montaggio, quindi quelle giudicate B (buone) e R (riserva), senza le S (scarto). Chi è incaricato del backstage, invece, dovrà avere a disposizione tutto il girato, dato che potrebbero esservi immagini interessanti anche tra gli "scarti".
Il docente discute con la classe la musica da utilizzare. La scelta concreta può essere delegata a un singolo gruppo mentre gli altri montano oppure precedere il montaggio. Può consistere in una sola traccia o in diverse tracce tra le quali scegliere. Può anche essere delegata ai diversi gruppi di montaggio.
Quasi sicuramente vi saranno effetti sonori che dovranno essere utilizzati nel montaggio. Un gruppo apposito può essere incaricato di cercarli nelle librerie sonore liberamente accessibili sul web.
Se vi è l'intervento di un voice over, questo dovrà essere registrato. La "pulizia" di questo sonoro dovrà essere effettuata prima della distribuzione ai gruppi di montaggio.
Musica, effetti sonori e voice over saranno collocati in una cartella apposita, nominati in maniera intuitiva e raggruppati in tre cartelle.
Per far compiere all'intera classe l'esperienza del montaggio è bene che questo sia affidato a più gruppi o addirittura individualmente. In questo modo dello stesso prodotto vi saranno diverse versioni che potranno poi essere discusse. Ad ogni gruppo (o studente) dovrà essere passata la cartella con le riprese B ed R e la cartella con musica, effetti sonori e voice over. Si dovrà nuovamente ribadire che il montaggio dovrà durare esattamente 30".
Una volta realizzato il montaggio si devono correggere gli "errori" delle inquadrature scelte e renderle omogenee (color correction) e scegliere un particolare "look" (color grading).
A seconda della dotazione software e hardware della scuola si dovrà perfezionare la parte audio del montaggio.
Il montaggio (o i diversi montaggi) dovrà essere esportato alla migliore qualità ed eventualmente caricato su apposite piattaforme.
Nell'a.s. 2012-2013 il MIUR aveva finanziato un progetto sulla sicurezza stradale denominato "One to one". L'ITSOS vi ha partecipato realizzando un dvd (dal titolo "Due piedi due ruote") contenente sei spot autoprodotti. Coordinatori del progetto video: Michele Corsi e Marianna Procino. Coordinamento tecnico: Maurizio Cortellini.
Vincitore concorso "Ciak si gira", 2013