Dopo Pearl Harbour (dicembre 1941) il governo USA favorì la produzione di film patriottici imponendo attraverso l'Office of War Information precise direttive sulle loro caratteristiche. Nacque così un nuovo genere: il film di guerra (ing. war film). Vennero anche realizzati una serie di documentari militari, "Why We Fight" ("Perché combattiamo", 1942-1945, diretti da Frank Capra, John Ford e John Huston). Il genere prese a prestito la struttura narrativa e i luoghi tipici di altri generi, soprattutto del western. Si mettevano in scena gruppi di personaggi (variamente differenziati, anche sul piano etnico, in modo da favorire il senso di unità nazionale) che interagivano spesso confliggendo, e trovando alla fine un comune slancio in un qualche gesto eroico. Gli avversari erano rappresentati come ombre, sempre malvagi e senza sfumature, sino al razzismo. I giapponesi erano invariabilmente definiti "musi gialli" o "scimmie". Gli ufficiali e i superiori erano rappresentati sempre come coraggiosi, competenti e affettuosi con la truppa. Le mogli e le fidanzate aspettavano a casa pazienti e orgogliose. C'erano esplosioni, combattimenti, ecc. ma gli aspetti più crudi della guerra non venivano rappresentati.
"Obiettivo Burma!" ("Objective Burma", di Raoul Walsh, 1945, USA).
"Arcipelago in fiamme" ("Air Force", di Howard Hawks, 1943, USA).
Solo a partire dagli anni Cinquanta cominciarono ad affacciarsi film un po' più realistici, dove i soldati non erano sempre perfettamente rasati e con la divisa stirata e gli ufficiali non sempre comprensivi padri di famiglia dall'ottimo umore.
"Corea in fiamme" ("The Steel Helmet", r. di Samule Fuller, 1951), ambientato durante la guerra di Corea.
"Il nudo e il morto" ("The Naked and the Dead", r. di Raoul Walsh, 1958, USA) tratto dall'omonimo romanzo di Norman Mailer, basato sulle esperienze belliche vissute dall'autore durante la seconda guerra mondiale.
Dopo gli anni Cinquanta il genere declinò, anche se continuarono ad essere prodotti film di guerra. Vedi la scheda sul filone di film sulla guerra del Vietnam.
Negli anni Duemila sono state prodotte alcune miniserie con al centro la guerra. Non hanno però provocato fenomeni imitativi e dunque non si può parlare di vero e proprio
genere televisivo, ma di filone.
La miniserie "Band of Brothers - Fratelli al fronte" ("Band of Brothers", prodotta da Steven Spielberg e Tom Hanks con la partecipazione della rete HBO, 2001).
La miniserie "The Pacific" (prodotta da Steven Spielberg e Tom Hanks con HBO e Dreamworks, 2010).