Esercitazione didattica condotta dalla 1H e 1L dell'ITSOS Steiner, Milano a.s.2018-2019. A cura del prof. Michele Corsi.
Viene introdotto il concetto di soggettiva: un insieme di inquadrature che comunicano al pubblico che un certo oggetto è visto con gli occhi di un certo soggetto. La soggettiva classica è costituita da tre inquadrature base:
1. piano ravvicinato di un soggetto che ad un certo punto fissa lo sguardo in una certa direzione, anche fuori dai confini dell'inquadratura;
2. inquadratura dell'oggetto osservato (persona, cosa, edificio, ecc.) ripreso da una angolazione compatibile con lo sguardo del soggetto (se il soggetto sta guardando verso l'alto, l'oggetto dovrà essere ripreso dal basso, ecc.);
3. ritorno sull'inquadratura del soggetto che distoglie lo sguardo, oppure intraprende un'azione verso il soggetto.
Le variabili sono numerose. Per esempio la prima e la seconda inquadratura possono essere costituite da panoramiche per simulare la visione del soggetto mentre volta la testa. La soggettiva può anche cominciare dall'oggetto per scoprire solo dopo che esso è osservato dal punto di vista di un certo soggetto. Quando nell'inquadratura 2 è incluso anche il soggetto visto anche solo in parte di spalle, si tratta di una pseudosoggettiva, perché in realtà non mostra il suo punto di vista, ma quello di uno spettatore "terzo".
Con la classe si commentano insieme gli esempi di soggettive presenti su questa playlist del canale youtube di cinescuola.
Agli studenti viene assegnato il seguente compito da svolgere a casa con i propri cellulari:
Realizza una soggettiva classica (solo se ti senti sicuro realizza una delle varianti viste negli esempi) costituita da tre inquadrature (secondo le caratteristiche descritte sopra). Non apporre transizioni. Il sonoro non ha importanza. La durata complessiva non deve andare oltre i 15 secondi. Formato orizzontale. Sforzati sempre di dare un senso di "conclusione" al racconto (premessa, svolgimento, finale).
Qui sotto alcuni compiti degli studenti (non necessariamente i lavori migliori), brevemente commentati.
Autore: Filippo Aggio, 1C. Il punto di vista è corretto: lei guarda in basso/il cellulare è ripreso dall'alto. Efficace aver descritto un'unica azione con due inquadrature complementari unite dal trillo.
Autore: Davide De Marinis, 1C. La sequenza è di per sé corretta, ma non si tratta di una soggettiva: la seconda inquadratura è chiaramente una "oggettiva".
Autrice: Erica Limetti 1C. Corretto il punto di vista (lei guarda in basso/l'oggetto è ripreso dall'alto), inoltre il racconto arriva ad una conclusione dell'azione che era stata impostata.
Autore: Francesco Bensi 1H. Il soggetto torce il capo per vedere l'albero, dunque è giustificata l'inclinazione obliqua dell'inquadratura dell'albero.
Autrice: Valentina Giudici 1H. La sequenza è di per sé corretta, ma non si tratta di una soggettiva, bensì di una pseudosoggettiva, dato che nella seconda inquadratura le spalle del soggetto sono incluse.
Autore: Alessio Samarani 1H. Soggettiva corretta con il soggetto che alla fine esce di campo agendo, si presume, sull'oggetto.
Autrice: Jennifer Chiluisa 1L. La sequenza è di per sé corretta, ma non si tratta di una soggettiva perché la seconda inquadratura non è ripresa dal punto di vista del soggetto.
Autrice: Giorgia Garavaglia 1L. Difficoltosa variante della soggettiva: il soggetto muove lo sguardo e la seconda inquadratura lo "imita" con delle panoramiche. Efficace anche aver cominciato l'azione con l'inquadratura che comincia da "dentro" il frigo.
Autrice: Giada Marin 1L. La soggettiva è corretta, ma quando si cambia inquadratura è sempre perché si sceglie un'altra distanza e/o angolazione. In questo caso invece la seconda e la terza sono del tutto simili.