ESERCITAZIONE: DESCRIVERE OGGETTI


Esercitazioni didattiche con fotografia e video condotta con la 1H e la 1L dell'ITSOS Steiner, Milano, a.s.2018-2019. A cura dei prof. Michele Corsi e Rita Marongiu. 


Gli studenti devono realizzare una fotografia e un montaggio video sullo stesso oggetto. Lo scopo comunicativo è descriverlo, nella maniera più corretta e completa possibile. Si può immaginare di scattare una foto o caricare un video su una piattaforma per vendita di oggetti usati. Dobbiamo far capire bene come è fatto quell'oggetto. La fotografia può essere a scelta in formato orizzontale o verticale. Se l'oggetto si sviluppa di più in altezza la scelta dovrà essere conseguente poiché sarebbe inutile riprendere anche i lati vuoti che rimarrebbero nel formato orizzontale. Il montaggio video dovrà essere costituito da tre inquadrature ferme (quindi no movimenti), non superare i 15 secondi, senza effetti. Di seguito alcuni esempi dei lavori realizzati (la selezione non è per merito).


Autore: Carcione, 1^C. La fotografia è molto ben impostata, ma non descrive compiutamente l'oggetto. Mantiene l'ambiguità tra l'oggetto cui si ispira (il ciak) e la sveglia che invece è.


Il video risolve l'ambiguità grazie a delle riprese angolate. Per descrivere appieno l'oggetto però probabilmente si sarebbe dovuto scegliere angolazioni e grandezze scalari che lo facessero comprendere meglio.



Autrice: Lepore, 1^C. La fotografia descrive bene l'oggetto, illuminato dallo schermo nella parte più interna. 


Il video però raddoppia una inquadratura (quella del ribaltino) quando sarebbe stato più utile, ad esempio riprendere il lato. Inoltre l'inquadratura centrale è visivamente molto distraente a causa dello sfondo della scrivania del notebook.



Autrice: Bertelli, 1H. La luce dall'alto permette di valorizzare le linee e i colori dell'oggetto. Buona la composizione con elementi di sfondo che contornano in maniera simmetrica il soggetto.


Il video descrive compiutamente l'oggetto. Probabilmente però aver dedicato una o due inquadrature a dei dettagli, ovvero a delle parti dell'oggetto, avrebbe consentito di "conoscerlo" meglio.



Autore: Di Modugno, 1^H. L'oggetto è ben delineato grazie alle scelte di illuminazione e di sfondo. L'angolazione dall'alto, però, probabilmente sacrifica un po' la centralità dell'oggetto, così come l'eccesso di spazio riservato allo sfondo.


Il video accentua le problematiche della fotografia: l'oggetto appare "schiacciato" e isolato, non è il protagonista della scena. E sarebbe stato meglio dedicare almeno una inquadratura ad un forte avvicinamento.



Autrice: Chirico, 1^L. La fotografia descrive bene l'oggetto. L'angolazione dall'alto è giustificata dal ruolo visivo ricoperto dall'ornamento. L'ombra, visto il tipo di prodotto, è probabilmente eccessiva.


Il montaggio video risolve la "durezza" della foto. Le ombre sono più morbide e il tranquillo movimento impresso all'oggetto permette un'attenta descrizione. Molto efficace l'interruzione sulla sua denominazione che comunica in maniera precisa il finale del montaggio.



Autore: Stetur, 1^L. Il punto di ripresa è senz'altro efficace per descrivere l'oggetto, anche se la rilevanza visuale e luminosa del suo schermo "rubano" l'attenzione.


Al contrario il video si interrompe giustamente al momento dell'accensione, quando lo schermo si illumina senza ancora far vedere immagini. La seconda inquadratura con l'improvvisa assenza della "mano" pare però un po' strana. Probabilmente sarebbe stato meglio introdurre lì il dito che accende, e riservare la terza all'illuminazione dello schermo.



Nella seconda esercitazione gli studenti devono descrivere un oggetto non con una fotografia ma con tre. Il soggetto è: un frutto o un vegetale della loro cucina. Le fotografie devono essere puramente descrittive. Come se dovessero servire ad illustrare un sito di ricette culinarie e la loro foto servisse a richiamare uno degli ingredienti. Dunque gli studenti devono ricercare una illuminazione che renda evidente e chiaro il soggetto ripreso, senza intenti "artistici". Allo stesso tempo non dovrebbe essere una luce appiattente (flash), in modo che il soggetto risulti ben sagomato. E' importante che vi sia inoltre uno sfondo neutro, che non si faccia notare, e senza elementi potenzialmente distraenti. 

Gli studenti riprendono a casa coi loro cellulari e la volta successiva si esaminano in classe i lavori presentati discutendo insieme pregi e criticità rispetto all'obiettivo della comunicazione.



Autrice: Valentina Giudici, 1H. Il vegetale è stato ripreso costruendo un limbo casalingo con dei fogli di carta bianca, arrotolandone gli angoli. In questo modo non vi è alcun elemento distraente e il colore del soggetto emerge con forza.




Autrice: Elisa Barboni, 1L. Le fotografie sono efficaci, ma non rispondono all'obiettivo di comunicazione che ci si era prefissati. La luce è forte e diretta, in un ambiente buio, il che dà alle fotografie un tono "drammatico". La linea di separazione tra piano e sfondo è molto marcata, partizionando l'immagine e rubando protagonismo al soggetto.




Autrice: Cavescu Ana Maria, 1C. Le fotografie offrono all'ipotetico committente tre diversi "tagli" dello stesso soggetto, un kiwi tagliato a metà, in cui i dettagli interni che lo identificano sono esaltati, anche grazie allo sfondo neutro appositamente costruito.