Esercitazione sugli attacchi di montaggio di direzione (o di continuità) condotta con le classi 1H e 1L, ITSOS Steiner, Milano, a.s.2018-2019, a cura del prof. Michele Corsi.
L'attacco di direzione (o continuità) serve a sintetizzare in pochi secondi tragitti che nella realtà possono essere molto lunghi. Nell'attacco di direzione il soggetto è ripreso con due o più inquadrature lungo un asse parallelo a quello del suo movimento mentre attraversa il quadro da un margine all'altro. Di solito è costituito da inquadrature tra loro contigue, ma non sempre. Ciò che è importante è il rispetto rigoroso della regola del 180°: le inquadrature devono essere riprese dalla stessa parte del tragitto del personaggio, altrimenti sembra che torni indietro.
Gli studenti sono invitati a realizzare un montaggio costituito da tre inquadrature fisse (o con lievi movimenti di camera) che riprendano il tragitto di un personaggio, facendolo entrare ed uscire di campo dagli stessi lati del quadro. Come sempre sarebbe meglio dare un'idea di conclusione al video, mostrare cioè che il tragitto porta a qualcosa o a qualcuno. Per facilitare il lavoro vengono mostrati alcuni esempi tratti dal canale youtube di cinescuola.
Di seguito alcuni esempi non necessariamente tratti dai migliori lavori.
Nel primo caso (autore: Simone Gozzetti, 1H) il personaggio va da sx a dx nella prima inquadratura, poi nella seconda lo si vede mentre proveniente da sx curva verso sx, per cui è giusto che alla terza inquadratura entri da dx. Nel secondo caso (autrice: Janell Capangyahiran, 1L) la dinamica è simile ma il personaggio rientra inaspettatamente dal lato "sbagliato".
Sia in un caso (autore: Andrea Di Modugno, 1H) come nell'altro (autrice: Sara Chirico, 1L) gli attacchi di continuità sono serviti per sintetizzare il percorso e "portare" il personaggio verso un obiettivo.
Nel primo montaggio (autore: Matteo Fasoli, 1C) la continuità (coerenza dx/sx o sx/dx) è rispettata anche quando cambia la disposizione spaziale del personaggio. Non così nel secondo caso (autrice: Ilaria Iannone, 1L).
Gli attacchi di continuità servono a far sì che un lungo tragitto sia sintetizzato. Se il soggetto rimane sempre lì, non ha più molta utilità. Si devono tagliare inoltre i momenti iniziali in cui l'attore "parte", scoprendo così la finzione.
La continuità funziona anche se in mezzo si colloca una inquadratura "neutrale" sul piano della direzione intrapresa dal personaggio. Autore: Andrea Stetur, 1L.