La disorientata Charlotte e il famoso attore Bob si trovano per caso in un hotel di Tokyo e le loro solitudini si attraggono. Le due scene proposte, una verso l'inizio del film e l'altra verso la fine, mostrano la progressiva intimità del loro conversare , resa da piani più ravvicinati. Le inquadrature sono molte ma sempre dentro lo stesso campo. Da "Lost in Translation" (r. di Sophia Coppola, 2003, USA).
La regola va applicata anche quando un soggetto che si muove viene ripreso da diversi punti in vari momenti del suo percorso: la sua traiettoria stabilisce una linea che delimita due campi. Le riprese vanno effettuate esclusivamente o alla sua destra o alla sua sinistra. Da "Gioventù, amore e rabbia" ("The Loneliness of the Long Distance Runner", r. di Tony Richardson, 1962, UK).
Anche in film considerati dei classici la regola dei 180° non è sempre stata rispettata. Queste immagini sono tratte dalla scena iniziale de "Lulù" ("Die Büchse der Pandora", r. di Georg Wilhelm Pabst, 1929, Germania) in cui la protagonista Lulù offre da bere al tecnico del gas per avere uno sconto. Come si vede, i due sembrano guardare una terza persona non inquadrata.
Jack dice al vecchio custode Grady di averlo riconosciuto: è lo stesso che ha ucciso la moglie e le due figlie, prima di spararsi. È qui che le posizioni dei due si ribaltano. L'attacco suggerisce l’intercambiabilità tra i due custodi e non si nota come "errore", grazie alla semplicità dei punti di riferimento spaziali. Da "Shining" ("The Shining", r. di S. Kubrick, 1980, USA).
In questa scena tratta da "Mission Impossibile" (r. di Brian De Palma, 1996, USA) Ethan conversa con il suo ex capo: sa che l'ha tradito. La conversazione viene descritta con diverse coppie di inquadrature con angolazioni tra loro superiori ai 90° (o pari a 0°: attacco sull'asse).
In questa scena di "Mission Impossibile" (r. di Brian De Palma, USA, 1996) dalla seconda alla terza inquadratura c'è un attacco sull'asse in allontanamento dal Primo Piano al Piano Medio ("saltando" MPP e MB). Si noti che da quell'inquadratura si passa ad un'altra in scavalcamento di campo, che non si nota perché il pubblico è distratto dalla rotazione della testa della donna.