Gli elementi costitutivi del genere catastrofico (ing. disaster film) sono: un disastro umano o naturale che incombe, un numeroso gruppo di vittime predestinate, incredule o inconsapevoli, le istituzioni impreparate o inefficienti nel difendere i cittadini, un eroe solitario che salva un certo numero di superstiti con coraggio e intelligenza. Il tutto condito con scene di spettacolari distruzioni e abbondanza di cadaveri. Il genere si sviluppò nel corso degli anni Settanta, parte di uno spirito contrarian rispetto ai movimenti di contestazione dell'epoca, che da una parte della popolazione erano visti con preoccupazione, come l'annuncio di una catastrofe.
Il primo film del genere fu "Airport" (r. di George Seaton, 1970 con tre sequel nel decennio). Accorgendosi delle potenzialità del genere gli Studios investirono parecchio in: "L'avventura del Poseidon" ("The Poseidon Adventure", r. di Ronald Neame, 1972), "L'inferno di cristallo" ("The Towering Inferno", r. John Guillermin, 1974) e "Terremoto" ("Earthquake", Mark Robson, 1974), tutti campioni d'incasso.
Il genere terminò con il flop di: "The Swarm" (r. di Irwin Allen, 1978) e "Meteor" (r. di Ronald Neame, 1979).